sabato 20 dicembre 2008

25-oct-08 bangkok

missione della giornata: visto per la cina e trovare una sistemazione migliore. sveglia verso le 9 a quest'ora khaosan road sembra una normalissima strada non molto trafficata, non ci sono banchetti o ambulanti ma solo taxi e netturbini, faccio colazione nel solito posto con i solito 100 baht e poi mi reco in un'agenzia di viaggi dove fanno servizio visti. i prezzi sono fissi in qualsiuasi agenzia per cui è inutile girare tanto: i costi sono 1300 in 5 giorni lavorativi o 2400 per il servizio rapido in 1 giorno. mi tocca prendere quello rapido il mio volo è tra 5 giorni ma in mezzo c'è la domenica porca paletta! in 30 minuti me la cavo e inizio a cercare una stanza decente: non che quella dove sto faccia schifo ma credo che per 250 possa trovare con bagno in camera e finestra.. ne passo 2-3 e poi scelgo il rambuttri village a 290 baht per notte una singola con bagno e finestra e ventolone, il posto è molto bello la stanza pulitissima e nuova e l'albergo fornisce servizio di deposito bagagli per 20 baht al giorno, ha un'agenzia viaggi e la piscina a disposizione degli ospiti all'ultimo piano dell'edificio, hanno stanze di tutti i tipi singole, doppie e triple con aria condizionata o meno, sono spaziose e con una bella vista; la location poi è spettacolare sei a 100 passi dalla stazione di polizia di khaosan road di fronte al tempio in una zona pedonale piena di ristorantini e locali tranquilli e non sei nella bolgia della strada principale. l'edificio è poi in una piazzetta interna con una miriade di servizi quali lavanderia, breakfast, sarto, internet. forse uno dei migliori 'alberghi' della zona in rapporto al prezzo e alla posizione! 
faccio il check out da una parte e porto il bagaglio dall'altra, mi sistemo nella stanza e mi riposo un po'. faccio in tempo a tagliarmi i capelli e vedere un paio di cose su internet e poi esco che ormai è pomeriggio inoltrato. vado alla lavanderia sotto l'albergo e poi a bermi un paio di birrette. è venerdì sera e chiedo a naarm, il mio contatto di facebook, un locale per la serata e mi suggerisce una disco nella zona centrale della città. così dopo cena, mangio un pollo con patate arrosto e un litro di birra per meno di 4 euro, vado a vedere un concertino di musica thai al deep e poi volo in disco, piove a dirotto da ore meno male che ho messo le scarpe. il club è quasi vuoto solo alcuni stranieri e qualche zoccola ma è presto dicono. infatti nel giro di un paio d'ore sarà imballato. io faccio la prima consumazione al banco e vengo avvicinato da un gruppo di ladyboy molto simpatici con cui chiacchiero per un po' e mi offrono anche da bere, peccato che dopo un po' si facciano un po' pesanti con avance e discorsi strani per cui dico che non sono i miei tipi e taglio la corda, riprendo il taxi e mi faccio riportare a khaosan. bevo l'ultima birretta al gulliver e poi me ne vado a letto. la giornata è stata lunga ma domani posso dormire fino a tardi finalmente!

venerdì 19 dicembre 2008

24-oct-08 ritorno a bangkok e giornata con kotomi

verso le 10 ho il volo di ritorno a bkk per cui sveglia verso le otto, colazione e passaggio in aeroporto con tuc-tuc. la air-asia conferma la qualità dell'andata e in un batterdocchi siamo a bangkok intorno alle 11, vado a ritirare il bagaglio che avevo lasciato al deposito dell'aeroporto e poi prendo il bus per khaosan road dove all'una ho appuntamento con kotomi. il terminal degli autobus è al piano inferiore dell'aeroporto sotto ai parcheggi ma non è molto segnalato. forniscono un servizio molto comodo per raggiungere varie località ( khaosan ma anche pattaya o il porto dei ferry boat ) a prezzi decisamente concorrenziali, e sicuramnte meno dei taxi succhiasangue! con tutto il mio peso arrivo all'appuntamento in orario ma la giapponese non c'è mi telefona giusto prima che me ne andassi e mi raggiunge dopo pochi minuti, è alloggiata nello stesso ostello dove avevo dormito la precedente notte a bkk, un buco di posto ma molto economico e mi dice che purtroppo le hanno rubato uno zainetto con dei soldi e altre cose e che non poteva permettersi di meglio, io prendo una stanza nello stesso posto e dopo una doccia veloce usciamo per mangiare qualcosa lì attorno. facciamo 2 passi poi verso il fiume quando il tempo si guasta e ci rifugiamo nel primo bar a bere un paio di birrette. quando smette di piovere si è fatta ormai l'ora di cena e decidiamo di salutarci con un lauto pasto, lei domani parte per shanghai ultima tappa del suo viaggio. scegliamo un ristorantino koreano subito dopo rambuttri village e mangiamo un buonissimo korean-bbq. dopo cena un altro paio d'ore in giro per baretti come una coppietta felice e poi ci diamo l'ultimo bacio con la promessa di rivederci in giappone a dicembre. torniamo così alla guest house e ce ne andiamo a letto. programma di domani trovare una sistemazione migliore e fare un giretto per la città. buonanotte giulio di nuovo da solo :( !!

23-oct-08 triangolo d'oro e ultima sera a chiang-mai

sveglia presto per la partenza per il tour di oggi che prevede: una zona termale, la visita ad un tempio, passaggio per chiang-rai, arrivo al confine con la birmania e il laos, gita in battello fino all'isola sul fiume che fa da confine con i 3 stati dove  è presente un mercatino per turisti, attraversamento del confine col myanmar per chi avesse problemi di visto, visita al villaggio delle donne giraffa ( non quello di ieri ), ritorno a chiang-mai in serata.
è ovvio che i thai stavano ancora dormendo quando scendo per la colazione ma stavolta si rifiutano di prepararla ma io insisto e dico loro che sono in ritardo per la gita per cui si adoperano per portarmi qualcosa di pronto. faccio in tempo a preparare un paio di fette biscottate che arriva il minivan a recuperarmi io li faccio aspettare e finisco il pasto. salgo sul mezo. la comitiva è così composta: 2 giovani ragazzi irlandesi, una ragazza americana, un attempato neo zelandese e una ragazza inglese, più ovviamente l'immancabile guida tabagista ( differente da quella di ieri ma con la stessa marca di sigarette ) e il driver! io prendo subito posizione nella parte posteriore del veicolo e mi sistemo reclinando al massimo il sedile: il viaggio sarà lungo!
dopo circa un'ora di 'autostrada' ci fermiamo alla prima tappa, un piazzale con in fondo una piscina di acqua termale  e un piccolo ruscello dove immergere i piedi e vicino alla strada una fontana di liquido sulfureo dove cuocerci le uova sode con dei bastoni con una specie di grande cucchiaio all'estremità in modo da immergere le uova nell'acqua calda e aspettare i 10 minuti canonici perchè sia pronto, rigorosamente alla coc ( si scrive così? ). non devo nenache dire che lungo tutto il perimetro ci sono una miriade di banchetti delle solite cianfrusaglie per turisti. un pediluvio e un 'ovo duro' e si riparte, prima per fortuna riesco anche a defecare, sai in thailandia non si sa mai.. ho imparato dalla saggia zinga che quando trovi un posto decente dove farla approfittane perchè in certi paesi non sai mai quando ti potrà ricapitare di trovarne un altro. 
ora ci aspettano 3 ore di cammino fino a chiang-rai! per fortuna si chiacchiera un po' e scopro che il tour è anche chiamato visa van in quanto da la possibilità a chi ha il visto in scadenza di superare il confine per farsi dare altri 30 giorni di permesso per rimanere in territorio thailandese. infatti i due irlandesi e il neo zelandese sono tra noi proprio per quello: lo vedi anche da quanto mostrano poco interesse per le cose che man mano visiteremo ( oddio non che la fontana con le uova fosse il massimo del turismo thai ma il resto non è stato male ). quindi tappa a un teplio nella periferia della cittadina capitale della regione più settentrinale della thailandia, il sito è uno dei numerosi, circa un centinaio, di quella zona e uno dei più antichi a detta della guida. in effetti sono molte rovine tuttintorno e l'edificio principale è un colonnato di pietra mezzo diroccato ricostruito in legno per mostrare la differenza tra la parte più antica e quella restaurata, la statua del budda è molto grande come pure la zona che circonda l'area. la solita mezzoretta e poi si riparte: altre 2 ORE per arrivare al triangolo d'oro! è così chiamato il confine tra birmania, laos e thailandia in quanto il fiume che delimita i tre paesi forma una sorta di stella a tre punte. nel centro poi di questa biforcazione c'è un isola in territorio laotiano dove hanno appunto posizionato un ricco mercatino 'free tax' per i turisti. neanche da dire che vendono le stesse cose degli altri a differenza di alcuni articoli tipo le magliette non sono della tiger o chang ( birre thai ) ma della laobeer, e poi vendono dopo averti fatto assaggiare la famosa grappa col serpente che dovrebbe avere effetti straordinari sulle prestazioni sessuali sia maschili che femminili! io l'ho provata ed era solo molto forte, ma forse perchè mancavo della materia prima per verificare il prodotto! per raggiungere l'isola prendiamo un battello che fa il giro della zona prima di approdare al mercato e una voce ci spiega le varie parti del confine: la parte birmana è famosa per il gioco d'azzardo severamente proibito in thailandia e forse per questo molto apprezzato dal suo popolo, la parte thai famosa per i bordelli proibiti nella mussulmana myanmar e la parte laotiana famosa per il basso costo della vita e per delle fumerie d'oppio. insomma sesso, droga e gioco d'azzardo, 3 prodotti che non passano mai di moda! rimaniamo sull'isola un oretta tra le varie bancarelle poi l'imbarcazione ci riporta in thailandia, il prezzo del battello non era compreso nel tour anche se non ce lo avevano detto infatti la gente ha storto un po' il naso alla richiesta di 200 baht per il natante poi altri 100 per la tassa di espatrio con timbro sul passaporto raffigurante un triangolo e un elefante! tornati in thailandia è l'ora dell'operazione visti, non prima di una sosta di un paio di ore per il pranzo in un ristorante, con mercatino annesso.. andiamo al confine con il myanmar nel punto più settentrionale del paese a circa un'ora dal triangolo d'oro. è un paesino di qualche migliaio di anime con un ponte di un centinaio di metri che unisce i due stati, dalla parte thailandese ovviamente un mercato di cianfrusaglie ma stavolta con cose un po' diverse e prezzi decisamente bassi. mi sono lasciato trasportare e ho comprato un  paio di occhiali a ben 80 baht, ryban!! ho anche fatto conoscenza con una ragazza tedesca, lì 6 mesi per un progetto di aiuto a dei bambini orfani in una scuola locale.. poveretta 6 mesi in quel posto! mi ha detto che era arrivata da qualche settimana ed ero la prima persona occidentale con cui parlava. l'area non propone molto a parte i bordelli per i birmani e il casinò per i thai dall'altra parte, ah.. e il mercato. stiamo lo stretto necessario per le operazioni di immigrazione e poi un'altra ora di viaggio per giungere all'ultima tappa prima del ritorno: il villaggio delle donne giraffa con solito mercatino! BASTA!!! in 'sole' 2 ore arriviamo a destinazione ma siccome io e il neo zelandese non avevamo pagato la quota per il villaggio ci 'tocca' aspettare a valle ma la guida ci propone un prezzo specialissimo per partecipare alla spedizione: solo 5 euro a testa per vedere le signore. chiaro che defiliamo e ci mettiamo ad aspettare gli altri vicino al minivan, sono le 6 è il mosquito time! per non rimanere uccisi dalle zanzare ci rifugiamo a dormire nel furgoncino. per fortuna i ragazzi tornano infretta e ora ci aspetta 'solo' il mostro finale: 3 ore e mezza di strada per il ritorno. la noia è al massimo e ormai è buio, per fortuna riesco a dormire un po'. 
quando finalmete arriviamo all'albergo sono le 10 e ho una fame da bufalo vietnamita. saluto tutti e spero di non rivederli mai più ( scherzo! ), e torno in stanza a preparare la valigia, domani mattina si torna a bkk! doccia veloce ed esco per la cena, è un po' tardi e ho paura che non mi diano da mangiare per cui vado al mio baracchino di fiducia lungo le mura so che è aperto fino a tardi. infatti mi faccio una scorpacciata di pad thai e mi scolo un litro di chang ma tutto troppo in fretta mi sento pieno come un sacco e per niente ubriaco! giusto il tempo di arrivare poi al mercato notturno che inizia a piovere per fortuna non come ieri. mi bevo un'altra birretta per la strada e decido di tornare in albergo le 14 ore di gita sono state davvero pesanti e la grappa di serpente aveva ormai finito l'effetto rinvigorente. le solite battone per la strada cercano di convincermi per uno short-time ma anche volendo non credo ce la farei per cui scappo in direzione hotel. una doccia veloce preparo le ultime cose e poi spacco il letto fino alla mattina! buonanotte, buonanotte! 

22-oct-08 chiang-mai gita, cena e serata

sveglia alle 7: alle 8 si parte per l'escursione prenotata ieri! ho una colazione inclusa e mi reco di sotto per le 7.30 ma i thai ancora dormono (sulle sedie del ristorante) per cui li sveglio e mi faccio preparare un 'american breakfast' ricco e abbondante! faccio in tempo anche a tornare su in camera per lavarmi i denti ed espletare la defecatio meridiana. torno giù e il minivan è già lì che mi aspetta con la 'guida' che nervosamente si fuma una sigaretta e due giapponesi mezzi addormentati a bordo della vettura. non sono l'ultimo infatti stiamo ancora aspettando un'altra ragazza giapponese in ritardo. appena arriva partiamo e passiamo a prendere altre 4 persone: 2 sorelle di singapore, una coppia di tedeschi. il viaggio verso la prima tappa del tour ( un vivaio di orchidee e allevamento di farfalle ) dura un'oretta, il posto è carino: le piante sono numerose e di molti colori, non me ne intendo ma c'è anche qualche pezzo raro ( ovviamente è tutto in vendia ), le farfalle sono relegate in una tenda all'interno della serra e tra piante tropicali e fiori colorati si notano numerosi bozzoli e bruchi ma anche tantissime farfalle di diverse misure e razze. molto suggestivo, peccato che si veda che è tutto costruito ad hoc per la gita turistica di un'oretta con vari turni e percorsi obbligati fino allo shop. da lì un'altra ora per raggiungere la 'fattoria' degli elefanti. ci hanno qui diviso a coppie e siamo saliti sui pachidermi, con me viene la ragazza giapponese ritardataria la mattina, kotomi, che sta anche lei facendo un viaggio tra europa e asia ma è nella parte finale: tra un mese tornerà in giappone, è stata anche in italia e dopo un giro in europa ha passato un mese in india a fare volontariato, lei ha lasciato il lavoro di assistente in uno studio dentistico per viaggiare e pensava di stare via di più ma ha speso troppo in europa ed è sulla via di casa. questo mi sta facendo preoccupare mi sa che anche io ho valutato male il budget e mi sa che dovrò trovarmi un lavoro.
il giro in elefante dura all'incirca un'ora tra il fiume e la foresta. quando torniamo al campo base ci dividono in 2 gruppi: uno va a vedere le 'donne giraffa' ( un antico popolo del nord della thailandia con l'usanza di porre degli anelli sul collo delle donne per allungarne il collo ), e l'altro l'antico villaggio della montagna. la differenza sta nel prezzo del tour ( quello con le donne giraffa costava qualche euro in più ): in sostanza i 2 villaggi, distanti un kilometro l'uno dall'altro, sono sostanzialmente identici ma uno ha un paio di signore con al collo degli anelli. per il resto le capanne sono uguali e i bambini che ti vendo le collanine sono gli stessi dopo aver confrontato le foto dei 2 gruppi! io non ho visto le long neck woman ma in compenso mi hanno caricato su un simpatico carretto trascinato da 2 buoi assieme alla coppia tedesca che però si è subito persa non so dove tra i vicoli del villaggio e sono tornato da solo. al ritorno era pronto il pranzo a buffet alla fattoria degli elefanti. niente male e abbondante. nel frattempo arrivano anche l'altro nostro gruppo e degli altri turisti con di un altro tour. 
dopo il cibo ci aspetta lo spettacolo dei cuccioli di elefante: delle scene da circo che non mi hanno fatto molto piacere con quelle povere bestie costrette a ballare o giocare a calcio o dipingere con la proboscide quadri poi rivenduti ai turisti. è l'ora di scendere il fiume con la zattera, per cui ci fanno salire in 4 più i due drivers su queste 'imbarcazioni' costruite legando insieme una decina di bambù. il capitano e il primo ufficiale sono gli stessi che hanno condotto gli elefanti la mattina e che poi facevano fare i numeri agli elefantini dopo pranzo ovviamente. al nostro arrivo a valle, dopo circa una mezzora con l'acqua putrida del fiume che sui piedi, c'è il minivan che ci aspetta con la nostra guida tabagista che ci dice di affrettarci che siamo in ritardo. poi viene da me dicendomi che ha una sorpresa! anche se non avevo pagato per il giro alle cascate mi offrono la possibilità di andare con il resto della ciurma. ooohhh. io approfitto anche se non ho il costume e vado con gli altri. la coppia tedesca viene invece spostata su un altro pullmino per un altro tour non so dove. prima di arrivare alle cascate però ci portano in una piccola fabbrica per la produzione di oggetti fatti con lo sterco di elefante: una cosa inimmaginabile.. fanno di tutto dalla carta agli oggetti per la casa alle copertine dei libri all'abbigliamento. potreste avere anche vuoi qualcosa fatto con la merda di elefante e nemmeno saperlo!! 
passato questo schermo arriviamo al mostro finale: le cascate! paesaggio molto bello e natura fantastica peccato che sia un po' tardi e la temperatura si sia un po' abbassata e che non abbia il costume avrei fatto volentieri un paio di tuffi nell'acqua a 5 gradi insieme ai giapponesi :) le 2 sorelle di singapore rinunciano e aspettano a monte mentre io con i jap e una nuova guida che nel frattempo si era avvicendata alla tabagista ci innoltriamo nella foresta fino a una prima piscina naturale dove i 2 ragazzi si gettano a pesce mentre kotomi deve essere un paio di volte spronata prima di tuffarsi vestita come prevede il protocollo nipponico. il posto è pieno di ragazzini thai che provano numeri da funamboli buttandosi da rocce e alberi e scivolando nelle cascate lungo il fiume fino nelle numerose pozze e laghetti che incontriamo. uno dei due giapponesi fa anche un volo da buccia di banana su dei licheni grattandosi tutta la schiena e rompendo la macchina fotografica. il sole sta calando e ci dirigiamo verso il furgone che ci riporterà verso la città. prima di rientrare prendo accordi con la ragazza di nagano per la sera: andiamo a mangiare assieme! 
ci troviamo nella hall verso le 8, che dolce si è anche messa il vestito della festa! è tanto che non esco a cena con una ragazza per lo più orientale.. chissà cosa mangiano?! :)
inizialmente la volevo portare al mio baracchino preferito lungo la strada ma ho optato per un più romantico ristorante di pesce nella zona del mercato notturno. la sera prima infatti avevo notato questo posto con le vasce e i pesci te li scegli tu e i prezzi non erano nemmeno male. abbiamo mangiato decismente bene e lei si è rivelata una persona davvero interessante. passiamo qualche ora come una coppietta a san valentino e poi facciamo 2 passi al mercato dei falsi. nel giro di poco più di mezzora inizia una tempesta tropicale con almeno 30 centimetri di acqua per la strada così prendiamo un tuk-tuk e torniamo in albergo zuppi ma felici. la serata è andata decisamente e ci siamo divertiti. peccato che io abbia la sveglia alle 7 per la gita del secondo giorno e lei abbia il bus per tornare a bangkok al pomeriggio per cui ci lasciamo con un appuntamento tra un paio di giorni a khaosanroad ed andiamo a letto! buonanotte fiorellino!

21-oct-08 partenza per chiang mai

ho prenotato il minibus che con 190 baht mi porta all'aeroporto quindi mi sbrigo faccio check out e colazione e alle 10.30 vado a prendere la navetta alla fine di khaosan road che ovviamente è i ritardo. fa il giro del mondo per caricare più gente possibile e in una mezzoretta siamo all'aeroporto. da qui un rapido check-in al desk della air-asia e mi reco al gate ma prima, sono in largo anticipo vado un oretta al gate della thai-air dove c'è l'internet gratis. il volo scivola tranquillo in meno di un'ora e faccio tempo anche a mangiare qualcosa offerto dalle hostess: devo dire che la air-asia è una low cost molto buona sia per tratte che per prezzi che servizi, e anche per il personale di bordo! arrivato a chiang-mai non avendo prenotato nulla cerco di scansare tutti i vari personaggi che all'uscita ti propongono ogni tipo di alloggio o servizio e mi dirigo al banco dei taxi ( unico modo per arrivare in centro ). la zona del mercato notturno dista pochi chilometri dall'aeroporto per cui il taxi non costa più di un centinaio di baht. mi fido del taxista che mi propone un albergo ai limiti del centro con stanza a 250 baht. il posto mi sembra molto carino e hanno anche un'agenzia di tour e viaggi per backpackers per cui la prendo! scopro poi che c'erano stanze anche da 200 ma per un euro in più al giorno mi hanno dato anche una finestra :) 
subito mi reco nel corner dell'agenzia per vedere cosa mi propone sono ormai quasi le 3 del pomeriggio e sto solo 3 giorni. purtroppo il corso di cucina thai inizia alle 16 ed è troppo tardi per cui rinuncio per il momento e prenoto 2 tour uno l'indomani con gita in elefante e varie altre attività e uno il giorno successivo con viaggio verso il triangolo d'oro: totale circa 20 euro per entrambi sono 2 giornate piene e mi sembra un buon prezzo contratto anche un po' e riesco a scroccare anche 2 colazioni sora al conto. decido poi di addentrarmi nella città che è molto carina e ha numerose cose interessanti da vedere. il centro storico è un quadrilatero delimitato da una cinta di mura e un fossato ancora presenti in certi punti solo come rovine in altri ( nelle parti più turistiche ovviamente ) ristrutturati e risaltati con parchi e luci. l'albergo è a soli 2 isolati dal mercato diurno e a 10 minuti dal mercato notturno e dalla porta orientale. ci metto un po' a capire la giusta strada per muovermi in quel labirinto di viottoli ma alla fine entro nel centro visito un paio di templi e un mercato di verdure e cibarie locali, trovo anche l'insegna di un ristorante italiano con il simbolo dei mastini dell'hellas ma al momento è chiuso e mi propongo di ritornarci più tardi. me ne vado poi verso il night market passando per la zona 'rossa' piena di baretti con ragazze e biliardi, non siamo di certo ai livelli di samui ma la tradizione tailandese non si smentisce. proseguo fino al mercato che è nel pieno dell'allestimento e poi ritorno in albergo passando invece per l'altra zona di vendita della città che sta per chiudere: il mercato notturno è uno dei più grandi e famosi del paese e vende soprattutto abbigliamento e accessori falsi e cianfrusaglie per turisti ma è molto interessante perchè a ridosso di una zona piena di bar, ristoranti e locali per faran; mentre l'altro mercato vende cose un po' più locali, l'abbigliamento di origine cinese a buon mercato è il core business della zona ma anche si trovano derrate alimentari locali e calzature o borse di marche locali o comunque pochi falsi. in albergo mi faccio una doccia e riposo un po' per poi riuscire per cena. decido di ripassare dal ristorante italiano che avevo visto prima e in una quindicina di minuti entro e chiedo del proprietario, l'interno è pieno di foto di verona compresa quella con la stella di natale fuori dall'arena e la notte con la neve, non nascondo che mi stava per scendere una lacrimuccia!! il 'boss' è invece un bolognese che aveva rilevato il posto l'anno prima da un veronese e non aveva cambiato nulla perchè in effetti non era male. allora saluto il paesano e cammino alla ricerca di un piatto di riso cheap. non distante c'è un banchetto dove mangia un occidentale per cui mi fermo e assaggio: cucina buonissima e per un euro a piatto mangi da scoppiare, anche la birra è economica per cui diventerà il mio ristorante preferito della città, si trova a pochi metri dal ponte che porta nella zona rossa ma dalla parte della città vecchia oltre il fossato. qui faccio conoscenza con un ragazzo giapponese anche lui alla ricerca di un buon piatto cheap. il ragazzo lavora in australia fa pacchi ( non ho capito molto ma deve essere un gran lavoratore perchè si vanta di essere il più veloce del reparto e aver vinto per questo un biglietto aereo per la thailandia! ) è un po' bruciato e mi racconta che è qui per andare a provare l'emozione di fumere l'oppio in una zona della foresta dove per qualche giorno ti fanno dormire in una casa sull'albero e ti fanno 'cavalcare il drago'. boh!
lo imbarco per la serata e insieme andiamo al mercato notturno e smezziamo un litro di birra a 150 baht. poi chiediamo un po' in giro per un locale dove andare, ci consigliano un paio di posti ma è troppo presto per cui decidiamo prima di andare a vedere un incontro di thai-box. ovviamente a bordo ring ci sono tutti i baretti con le ragazze e il giapponese si lascia subito abbindolare da un paio di animatrici locali, io le evito un po' e mi bevo la mia birretta godendomi le mazzate dei due tailandesi sul ring. non male lo spettacolo soprattutto perchè intervallato da balletti di ragazze seminude tra un round e l'altro. il giapponese spende tutto il budget serale in un'ora di chiacchiere con un paio di ragazze, che matto! verso mezzanotte andiamo alla disco consigliataci ma risulta cara e vuota se non fosse per una mezza dozzina di prostitute che non ci si filano vedendoci squattrinati. così bevuta la consuma obbligatoria andaimo in un altro posto consigliatoci dalle ragazze del bordo-ring.  un mezzo karaoke e mezzo disco ma l'ingresso è abbastanza caro, per cui vado in perlustrazione ma è troppo presto per i locali e vuoto. decidiamo quindi di tagliare la corda e andare a bere l'ultima birretta in un baretto lì vicino. dopo una mezzoretta ci congediamo lui domattina ha il bus per la foresta del drago e io il minivan per la gita sugli elefanti ( mi sembrano 2 titoli di spettacoli da circo! ). per la strada andando in hotel vengo avvicinato da numerose passeggiatrici lungo la parte orientale del fossato che circonda il centro strorico. l'albergo è vicino per cui non mi fermo e rimando la serata a un altro giorno: domani si parte alle 8. giulio buonanotte!

sabato 29 novembre 2008

20-oct-08 giornata a bangkok

mi alzo quando sono passate le nove mi faccio una doccia e mi sistemo un po'. sono a khaosan road e la mattina qui è tutto più lento e ovattato. me ne vado a fare colazione poco più avanti e conosco una ragaza francese in vacanza e decidiamo insieme di andare in giro per templi. la ragazza è molto sveglia e anche se è il suo primo giorno in thailandia si muove bene tra i venditori ambulanti e i tassisti. riesce a cntrattare un tour dei templi in tuk-tuk per 20 baht, così ci muoviamo e vediamo un paio di templi molto belli. il pilota dopo il secondo ci obbliga ad andare a fare un giro nell'agenzia di viaggi convenzionata. dopo una serie di offerte carissime decidiamo di proseguire il nostro giro e siccome non avevamo preso niente e non aveva avuto la stecca il nostro autista decide di portarci in uno dei numerosi shops per turisti anch'esso convenzionato ma noi insistiamo che nell'accordo non erano incluse queste tappe per cui scendiamo e gli paghiamo il mezzo euro pattuito. siamo vicini a una zona di mercati e ne approfittiamo per visitarla. non è male e a ridosso di un corso d'acqua e intorno ad una moschea, infatti ci sono parecchi mussulmani. usciti dal 'suk' riprendiamo un altro tuk-tuk che ci porta al templio del budda coricato. il migliore della giornata, rimaniamo un po' e scattiamo qualche foto, poi prendiamo un taxi ( con metro questa volta ) e ci facciamo riportare a khaosan, che è poco lontano. mi congedo dalla francese e me ne torno nella stanza per un po'. la sera ho appuntamento con narm una ragazza thailandese conosciuta su facebook, lei ha fatto per anni la guida turistica e mi porterà un po' in giro. nel frattempo aprofitto per stampare il biglietto aereo e sistemare un po' di foto nell'internet cafè al piano terra della guest house dove sono alloggiato. verso le 6 del pomeriggio me ne vado a bere una birretta lì in torno e metto anche qualcosa sotto i denti. l'appuntamento con la thai è verso le 8 davanti alla stazione di polizia. da lì andiamo intorno al palazzo reale e poi mi porta in altro paio di posti carini alla sera. la ragazza è molto simpatica e mi racconta che lavora in un ufficio dove gestiscono per una società giapponese una serie di negozi nella zona est della capitale. il suo inglese è molto buono ed è un ottimo interprete per le strade di bangkok. finiamo la serata nel bar di un albergo sulla strade per l'aeroporto, un posto carino e stranamente pieno di thai che di solito preferiscono i locali karaoke ai bar per stranieri. beviamo un paio di birrette e discutiamo di ladyboy e massaggi, sembra che l'argomento piaccia molto alle ragazze locali. purtroppo lei non pratica massaggi ma mi dice che conosce dei posti dove ne fanno di ottimi ma le dico che sono un po' stanco per provare la cosa e rimando alla prossima volta, domani ho il volo per chiang mai per cui mi riaccompagna a khaosan road. do la buonanotte alla mia guida della serata con la promessa di risentirci nel fine settimana al mio ritorno dal nord.

19-oct-08 partenza per bangkok by bus

mi sveglio presto e impacco tutto con ansia, la vacanza sull'isola è stata molto faticosa fisicamente ma anche molto bella poi il moraz è stato di grande aiuto e si vede che ci tiene agli amici veronesi! il biglietto per bangkok ( pagato ben 600 baht ) prevede che mi vengano a prendere davanti al bungaloow a mezzogiorno e mezzo e alle 8 del mattino arrivi a khaosan road. il vecchio moraz a mezzogiorno passa a salutarmi e insieme riportiamo il motorino, poi passiamo dal romano a farci fare un paio di panini ma è chiuso! così mi riporta a casa e ci salutiamo. spero di rivederlo presto, grande boss! porto giù tutte le mie cose ed aspetto il minibus che arriva con più di 40 minuti di ritardo. spediti corriamo verso l'imbarco sul traghetto siamo in ritardo. arrivati al porto mi fanno scendere mi appiccicano un adesivo sulla spalla con scritto bangkok in tailandese e mi fanno cambiare pullman. qui mi accomodo accanto a un inglese molto simpatico con cui condividerò il viaggio fino alla capitale. il bus parte e dopo una quidicina di minuti ci fa scendere di nuovo. siamo al ferry-boat e ci mettono in fila per l'imbarco. qui c'è un po' di casino col mio biglietto non me lo avevano cambiato per cui mi tocca andare alla biglietteria e rimettermi in coda. il tempo nel frattempo è migliorato e spunta pure il sole. l'umidità e alle stelle e si suda parecchio. il traghetto è abbastanza comodo e la crociera scorre fluida in mezzo a un mare spettacolare! verso le 4 arriviamo sul continente e veniamo rispediti sul bus che in una mezzoretta ci porta a un punto di raccolta per poi separarci a seconda della destinazione. la 'stazione' è un postaccio in lamiera lungo la strada dove per fortuna servono anche da mangiare. l'inglese è un cuoco in vacanza prima di iniziare a lavorare in australia. ha lavorato anche in italia e conversiamo di cucina per un po'. tanto dobbiamo aspettare un paio d'ore. ci mettono su un tuk-tuk e ci spostano ad un'altra stazione intermedia a un paio di chilometri di distanza. qui aspettiamo un'oretta e finalmente verso le 7 ( orario delle zanzare tigre ) finalmente ci mettono sul vip bus per bangkok. la vettura devo dire è dotata di parecchi confort e i sedili sono totalmente reclinabili. per fortuna non è pieno e riesco a fare una sorta di matrimoniale con 2 sedili. si sta bene e anche se non sono capaci di spegnere la luce riesco a dormire a sufficienza. il convoglio arriva in largo anticipo verso le 5 del mattino. veniamo letteralmente sbattuti in strada senza nemmeno il tempo di capire dove siamo. l'inglese mi dice che conosce un po'sto economico lì intorno e proviamo ad andarci dopo aver bevuto un succo ad un subway lungo la strada. la bettola è aperta per fortuna e ci procura una stanza per 200 baht. fa un po' schifo ma per riprendersi dal viaggio e cominciare a vedere la zona va più che bene, poi il 21 ho il volo per chiang mai. così mi butto a letto sono distrutto il viaggio è stato abbastanza pesante! 

venerdì 21 novembre 2008

18-oct-08 gita in collina, cascate e serata a al raggae bar

la mattinata scorre veloce tra una doccia e un po' di internet in casetta, nel pomeriggio il moraz mi ha detto che mi porta sulla montagna a vedere l'isola dall'alto. ci troviamo verso le 3 del pomeriggio e con i 2 motocicli sfrecciamo verso sud, a circa una decina di km iniziamo ad inerpicarci verso la montagna la strada è asfaltata quasi del tutto ma la foresta, la pendenza e l'umidità rendono il viaggio non molto semplice, poi loro sono in 2 e il mezzo a fatica riesce a salire. il paesaggio è spettacolare, la valle di lato è famosa per le cascate e la vegetazione ricopre tutte le colline che si riescono a vedere. si sale per circa 5 km quando finisce l'asfalto poi per altri 2 su strada sterrata, a questo punto si arriva a un ristorante con terrazzo a strapiombo sulla valle. la vista è magnifica e si riesce a scorgere tutta la parte meridionale dell'isola di samui. io moraz fantastica su quando avrà anche lui la villa sulla collina come i mafiosi della zona, beviamo un paio di frullati freschi e poi loro tornano giù al bar. io rimango ancora un po' e poi ne aprofitto per visitare le cascate. il percorso per arrivare è impervio e le infradito non sono la calzatura migliore per il trekking. prima di potermi gustare lo spettacolo delle cascate vengo punto da almeno 100 zanzare e sudo 10 magliette! comunque ne valeva la pena il paesaggio è bellissimo. prima di tornare faccio un salto alla baia delle farfalle un villaggio non lontano da lì. scatto un paio di foto e poi torno verso casa: lungo il tragitto mi attraversano la strada un paio di bufali e anche un elefante, mi sembrava un film di fellini!
la sera si torna a chaweng per cui mi preparo e mi vesto un po' da marpione italiano. prima andiamo nella parte nord del lago in un locale sulla sommità di un promontorio, molto carino! si gode una vista magnifica ma l'umidità è esasperante. poi decidiamo di andare al raggae bar, la disco più famosa dell'isola. lì conosco una ragazza e dopo qualche ballo proibito la invito al green mango e tutti ci muoviamo verso l'altro locale. qui beviamo un paio di birre e poi la coppietta di amici taglia la corda. io rimango con la ragazza fino a tardi e poi prendo il mio mezzo e me ne torno a lamai. domani si parte per bangkok e il viaggio sarà duro!

16-oct-08 scoglio fallico e serata a chaweng

la dormita ci voleva! prendo il motorello e vado a cambiare il telefono dopo un po' di storie me lo tira dentro più o meno al prezzo che l'avevo pagato e ne prendo un altro con la funzione di cui avevo bisogno. nel frattempo passa il moraz e andiamo insieme a mangiare un panino con la porchetta da un amico italiano che ha aperto un negozietto di specialità laziali. poi mi muovo lungo la litoranea in direzione sud c'è una spiaggia molto famosa per uno scoglio a forma di fallo così vado a scattare qualche foto. la zona è molto carina e il mare è caraibico, la foresta arriva fino a ridosso dell'arenile e questi sassi giganti levigati dal mare sono alquanto suggestivi. c'è un baretto con musica reggae un po' alternativo sotto qualche palma e una miriade di negozietti per turisti che vendono sempre le stesse cose. sto lì un po' e poi mi sposto verso lamai dove il mio compare mi aspetta per accompagnarmi ad una spiaggia carina, andiamo fino allo 'yacht club' in direzione chaweng la strada di accesso è magnifica e molto curata e anche la spiaggia è da sogno! ci sono parecchi americani e austaliani, infatti siamo a ridosso di un residence gestito da una coppia di statunitensi. sugli scogli poco più in là c'è anche un ristorante con una terrazza sul mare. io aprofitto del sole e mi sparo un'oretta di relax. stasera dopo cena il boss mi porta a chaweng a far serata! così verso il tramonto torno a casa e mi preparo per l'uscita, appuntamento verso le 10 al bar. prima vado a mangiare un boccone e poi mi sparo una partita a biliardo, sono proprio negato in questa disciplina! verso le 10.30/11 partiamo per la cittadina di chaweng a circa 6-7km verso nord, è la più grande dell'isola ed è famosa per la vita notturna e i locali. in effetti ci sono parecchi bar e ristoranti anche molto fichetti e più cari del resto dell'isola, ci fermiamo in centro a bere una cosa e poi nella zona 'rossa' a salutare un suo amico proprietario di un bar. finiamo in un baretto di ladyboy amici della ragazza del moraz e lì rimaniamo un'oretta finchè non arriva il personaggio bresciano che avevamo conosciuto al full moon party che ci imbarca per la discoteca. andiamo al green mango: un locale enorme in centro con 2 piste da ballo e parecchi baretti di contorno. passiamo la maggior parte del tempo nella sala con musica techno dove ci sono parecchi strani individui, poi ci spostiamo nella sala hip-hop e dopo 2-3 balletti il moraz e la sua donna mi lasciano e tornano a casa, io rimango con il bresciano e i 2 travestiti che ci portano in un altro locale lì dietro. serata molto interessante soprattutto per la nostra compagnia, mi sentivo un po' osservato a girare con queste/i due, che peraltro si sono rivelati simpaticissimi e davvero divertenti; devo rassicurare la famiglia dicendo che non provavo nessuna attrazione nei loro confronti anche se sembravano a tutti gli effetti delle bellissime ragazze ma comunque mi sono divertito. verso le 5 poi ho ripreso il mio mezzo ho salutato i compari e sono andato a casa.

15-oct-08 lamai, telefono nuovo e motorino

mi alzo verso le 13 con una fame da elefante, faccio una doccia veloce e me ne vado in spiaggia, dove trovo un ristorantino con una vista spettacolare e mi faccio preparare un paio di piatti thai, hanno anche la connessione wi-fi e approfitto per scaricare un po' di foto. c'è anche un simpatico terrario con un serpente e mentre mi preparano i pad thai danno anche un topolino al rettile. missione della giornata è recuperare un nuovo cellulare con numero e prendere un motorino a nolo. il problema è che non so come contattare il moraz così passo dal suo bar ma ovviamente non lo trovo. torno a casa e mi rilasso un po'. a metà pomeriggio il mio compare veronese spunta dal vialetto di ingresso, la strada è in salita e lo vedo arrancare faticosamente, la serata di ieri è stata proprio dura! mi racconta che è rimasto tutto il giorno a riposare e io gli racconto del telefono. mi porta allora a prendere un motorino ( 150 baht al giorno per un honda nuovo a presa diretta e 100cc di motore ) e poi in un negozietto di cellulari qui acquisto una sim e un telefono e spendo 35 euro circa, ne cercavo uno che potesse anche funzionare come modem visto che internet costa così poco per cui prendo un nokia e compro anche il cavo di connessione usb. me ne torno a casa tutto contento per gli acquisti della giornata ma mi accorgo che il telefono non va bene, non è abilitato alla funzione di modem ma ormai è tardi lo riporterò domani mattina. poi mi incontro col moraz, si opta per una seratina tranquilla e mi porta a cena in un ristorantino di pesce poco fuori lamai. mangiamo alla grande per 5-6 euro a testa e poi ci fiondiamo a letto. domani col mio nuovo potente mezzo me ne andrò a zonzo per l'isola!

lunedì 17 novembre 2008

14-oct-08 full moon party

risveglio relax e giretto sulla spiaggia verso mezzogiorno poi mi trovo col compare veronese e mi accordo per la giornata. il programma prevede un po' di sole sulla spiaggia e poi cena veloce e partenza per koh phangan per il full moon party. il biglietto andata-ritorno per l'isola costa 500 baht. ti passano a prendere col minibus e ti portano all'imbarco, la mattina ci sono le barche che ti riportano indietro e il bus che ti porta a casa. il full moon è un rave party sulla spiaggia di quest'isola che dista un 20 minuti di motoscafo da koh samui. di solito ci partecipano 50 mila persone, in alta stagione anche più del doppio. 
la giornata scorre veloce tra la spiaggia e la camera, un pasto per la strada e una birra all'hellas bar mi aiutano a superare la noia ;) . intanto il nostro boss va a comprare i biglietti per tutti vengono anche la sua ragazza e una sua amica. alle ore 20 ci passa a prendere il minibus e andiamo all'imbarco. un'oretta di attesa prima di salire sul potente motoscafo che attraversa lo stretto che separa le 2 isole. ci fanno salire in base al numero di arrivo e ci vestono con giubbotto di salvataggio. già si iniziano a vedere un po' di sghiandati e ubriaconi che prendono il battello. arrivati di là si entra nel deraglio: l'approdo è dalla parte opposta del paese a circa un km dalla spiaggia della festa, ci danno un braccialetto e una tessera per il ritorno. attraversiamo tutto il paesino tra bancarelle che vendono bucket di drink a 250/500 baht ( un secchiello per fare i castelli di sabbia pieno di ghiaccio e un mezzo litro di alcoolico tipo vodka, jack daniel o altro e il taglio cola, tonica o redbull ), negozzi di patarrate per turisti, tattoo shops, ristorantini e bar. tutti pieni ed è ancora presto, la gente sembra che si stia nascondendo per arrivare al top in spiaggia. noi mangiamo una cosa veloce e andiamo al bar dei funghetti: ci sono alle due estremità della baia due montagnole con dei bar a terrazze sul mare che servono oltre alle solite bibite anche un frullato di magic mushrooms psicadelici. non l'ho provato ma pare siano abbastanza potenti. dopo circa un'ora a bere con la spiaggia come sfondo ci buttiamo in mezzo al casino. c'è pieno di gente dipinta che balla e la musica techno rieccheggia nell'aria. soprattutto la parte centrale è gremita e in mezzo all'acqua c'è una struttura metallica su cui brucia la scritta 'full moon party', a mezzanotte i fuochi d'artificio illuminano la baia. ci muoviamo tra i baretti lungo la spiaggia e facciamo conoscenza con tantissima gente. prima un gruppo di thai di bangkok in vacanza, poi delle olandesi, un altro gruppo di americani e un personaggio bresciano accompagnato da due ladyboy molto 'femminili'! la serata continua all'isegna del ballo e dei drinks. io e il moraz ci ricongiungiamo con la sua ragazza e l'amica che nel frattempo erano andate a farsi un giro e andiamo insieme a mangiare qualcosa. rimaniamo in un baretto con musica per un po' e verso le 6 ci muoviamo per l'imbarcadero, gli scafi sono gremiti e c'è la fila per tornare, la maggior parte degli individui è barcollante o comunque accusa la stanchezza, me compreso. saliamo sul motoscafo e partiamo a tutta velocità verso samui. all'approdo sulla spiaggia ci fanno scnedere velocemente e quando mi accorgo che mi è scivolato il telefono dalla tasca ed è rimasto sulla barca ormai è troppo tardi e sono già ripartiti; faccio chiamare il battello dal personaggio al porto ma ovviamente il telefono non si trova e casualmente è spento! capisco subito che non lo ritroverò più ma poco male, mi dispiace solo per i numeri di telefono nella rubbrica recuperati durante gli ultimi giorni. il moraz prende un taxi e vola a casa io riesco a prendere il minibus assieme all'amica e in una mezzora, dopo aver fatto il giro dell'isola ci riportano a lamai sani e salvi. ovviamente mi fiondo a letto fino al pomeriggio successivo! è stata dura ma anche questa è andata! buonanotte, anzi buongiorno!!!

lunedì 10 novembre 2008

13-oct-08 arrivo all'isola di samui

sveglia alle 9.30, doccia e scappo di sotto per il breakfast, sta per chiudere e mi chiedono di affrettarmi, prendo di tutto ovviamente e mi siedo al mio tavolo. giornata stupenda e i thai si rivelano sempre più gentili e servizievoli, è un popolo sostanzialmente felice e ringrazia sempre con inchini e mani giunte. torno di sopra e preparo il bagaglio, il volo e della thai-airline ed è l'ultimo prenotato dall'italia, è costato solo 80 euro e mi sembrava meglio prenderlo là piuttosto di sbattersi con la fretta in un paese sconosciuto, poi domani sera c'è il full moon party a koh phangan e non voglio perdermelo. in realtà i mezzi di trasporto sono molto convenienti e spesso hanno tariffe fisse o pacchetti per cui sarebbe stato meglio prendere tutto qui. io consiglio a chi si reca in tailandia di comprare solo il biglietto aereo e al massimo la prima notte in albergo e poi arrangiarsi in loco. i prezzi modici e le occasioni vantaggiose sono molteplici sia per le accomodation che per i trasporti che per il cibo. io allo sbaraglio mi mangio ancora i coglioni a pensare quello che ho speso i primi giorni. con il prezzo del primo albergo e i 2 viaggi in taxi all'aeroporto ( pochissimo comunque per l'italia ) avrei potuto vivere quasi una settimana a khaosan road. beh sbagliando s'impara! alle 11 prendo il taxi che mi chiede 500 baht prezzo fisso, gli ciocco un po' ma non si schioda e accetto, '10-12 euro per un 40 minuti di strada non è poi così tanto' mi dico, in realtà col tassametro avrei speso 350. lo stronzo poi mi intorta chiedengomi il favore di passare a far benzina, in realtà mi ha portato in uno shopping center dove gli danno un buono benzina se porta gli stranieri. a quel punto mi incazzo e gli dico che ho l'aereo e che non gli lascerei mai il bagaglio in macchina finche faccio shopping tanto meno in un posto dove ti vendono le borse patocche di gucci a prezzo pieno. ci dirigiamo finalmente verso l'aeroporto e mi chiede pure di pagargli l'autostrada, l'avrei voluto uccidere! arrivati ho solo una banconota da mille e ovviamente non ha il resto quindi entriamo per cambiare, per fortuna facciamo in fretta e ci mandiamo a cagare reciprocamente. bene! il checkin è lì dietro e in pochi minuti me la cavo. vado verso il gate e scopro che all'uscita a1 del terminal c'è una connessione wi-fi gratuita per cui ne aprofitto per controllare posta e salutare la mamma. il volo è veloce ( circa un'ora ) e l'aeroporto di samui è magnifico! ti prendono con un pulmino aperto tipo gita di turisti e ti portano al ritiro bagagli, un nastro trasportatore costruito in un giardino pieno di orchidee e piante tropicali, davvero suggestivo! chiamo il moraz che mi consiglia di prendere il minibus fino a lamai dove lui mi aspetta per cercare la stanza. così faccio e dopo un'oretta sono al mc donald's di lamai, luogo dell'appuntamento. mi viene a prendere col motorino e in 1 minuto andiamo al suo bar: hellas bar ( marchio registrato in thailand! ).
un angolino carino con biliardo, musica e liquori italiani. le 'cameriere' lo chiamano boss: è il migliore!
mi spiega un po' come funziona lì intorno e aspettiamo la proprietaria del bar vicino che ha delle stanze in affitto. si tratta di bungalow tra la spiaggia e la collina dotati di tutti i confort: aria condizionata, televisore, satellite, frigo, ventilatore e acqua calda. il tutto a 500 baht al giorno. lo prendo anche se non è proprio regalato la posizione è buona ed è pulito. mi sistemo e dò appuntamento al mio compare più tardi per la cena. mi faccio trovare di sotto e facciamo un primo giro del paese: una strada con tutti i negozietti per i turisti una miriade di personaggi che ti vendono di tutto, qualche indiano che ti vuole fare l'abito su misura, parecchi centri massaggi e bar con ragazze che ballano e ti invitano ad entrare. la spiaggia è molto bella e mi riservo domani con la luce per gustarmela meglio. qui il sole tramonta presto: alle 17.30-18. mangiamo in 3 ( c'è anche la morosa del moraz ) filettino, patate e birra con 500, e poi torniamo al bar, deve lavorare un paio d'ore poi possiamo andare a farci un giro. mi porta subito nella parte luci rosse del paese: un piccolo quartiere non distante pieno di bar con pertiche cromate dove le ragazze in abiti succinti ballano e richiamano l'attenzione dei clienti. funziona così: se una ragazza ti interessa paghi un quid al bar ( di solito tra i 300 e i 500 baht ) e se lei è d'accordo te la puoi portare via. poi per il resto della serata ti arrangi con la ragazza. noi abbiamo bevuto qualcosa in un bar di una sua amica e abbiamo fatto una partitella a biliardo ma non abbiamo approfittato di altri servizi anche se le ragazze devo dire che non erano niente male. ho fatto poi un giro a piedi, il paese è pieno di turisti anche se la stagione non è la più alta e alcuni disordini nella capitale pare abbiano rallentato l'affluenza. mi ritrovo col veronese e insieme andiamo in disco, ce ne sono 2-3 una accanto all'altra e sono piene di gente passiamo qualche ora tra balli e drink e poi ci troviamo con la sua ragazza e delle amiche. andiamo a mangiare un panino e poi ci salutiamo domani ci aspetta il full moon party e sarà una lunga giornata. mi faccio accompagnare alla stanza da una delle amiche della ragazza del moraz e buonanotte.

12-oct-08 volo e arivo a bangkok

giornata lunga il 12 ottobre! iniziata prestissimo e in dritto dal giorno prima aspetto all'aeroporto internazionale di muscat il volo della qatar airlines per doha dove dopo un'ora di attesa mi aspetta l'imbarco per bangkok, porta d'ingresso per l'asia e la tailandia. da muscat si parte alle 6 e in 50 minuti si arriva a doha. lo scalo è organizzatissimo, serve principalmente come scambio per rotte internazionali. il volo per bkk parte dopo poco e durerà per circa 8 ore ma con il fuso l'orario di arrivo è previsto per le 19. quindi giornata in aereo che passa anche abbastanza bene: il cibo è buono e riesco a vedere tra un sonnellino e l'altro anche un paio di filmetti nuovi. il vicino 'di banco' è un russo che velocemente lascia il posto per sdraiarsi nella fila vuotaa accanto. bene mi accomodo anche io! siamo in orario e si arriva a suvarnabhum intorno alle 18.40 ora locale. sbrigare le questioni doganali è cosa molto semplice ma lunga. all'ingresso del paese ti fotografano e ti danno la possibilità di rimanere per 30 giorni senza bisogno di nessun visto. raccolgo il bagaglio e mi avvio all'uscita. il caldo è molto diverso dal medio oriente qui l'umidità si sente molto e anche se la temperatura è di poco al di sotto dei 30 gradi si suda parecchio. dopo aver prelevato ( 10 mila baht circa 200 euro ) vado subito a comprare una sim-card thai in modo da comunicare con  i miei contatti in loco, poi ho letto che la comunicazione dati con il cellulare ha dei prezzi irrisori e quindi vado al negozio di un operatore qualsiasi e spendo i miei primi baht (299 - circa 6 euro) per la sim, 149 baht di conversazione e 20 ore di connessione a internet ( sì, sì 10 centesimi di euro all'ora - standard di comunicazione edge dove è servito! fanculo tim e vodafone e gli altri operatori italiani senza contratto ti fanno quasi un euro al mega! ). secondo compito cercare di arrivare all'albergo prenotato dall'italia. sono distrutto e non ho idea di come sia questa metropoli e mi avvio verso la stazione dei taxi, ovviamente circondato da migliaia di thai che propongono servizio navetta o nomi di hotel. prima riesco a trovare un ufficio di informazioni turistiche che mi da una mappa e mi dice che il taxi non può costare più di 500 bath per andare in centro è una regola per il serivio dall'aeroporto che costa 50. mi reco allo sportello, prendo il biglietto e mi accompagnano subito al veicolo che in una mezzora mi porta in albergo, per 'soli' 400 baht. l'albergo è fenomenale! mi era costato circa 60 euro e li valeva tutti per i nostri standard un 5 stelle con ogni tipo di servizio. ma col senno di poi ho realizzato che i primi giorni in thailand ho speso un'eresia! avrei potuto vivere una settimana con la stessa cifra. ovviamente l'ignoranza e il potere dell'euro ti fanno credere che sia a buon mercato anche spendere 10 euro di taxi e 60 di camera ma se penso che dopo una settimana di permanenza ho imparato a vivere in alberghi con piscina a 6 euro e prendere il minibus per l'aeroporto a 100 baht mi dispiae aver 'buttato via' risorse in quella maniera. non importa tutta esperienza. la stanza è enorme con 2 letti a una piazza e mezza buffet di frutta e super vista dal 25' piano. ho anche lasciato 50 baht di mancia al facchino che mi ha portato la valigia ( che coglione che sono! ). domani ho il volo per koh samui nel primo pomeriggio per cui avrò giusto tempo per la colazione e sistemare il bagalio per cui mi doccio e chiamo il moraz ( un butel di verona che ha aperto un bar a samui ) che mi da alcune dritte sulle zone di bangkok, ci sono 2-3 possibilità oltre alla zona a luci rosse e opto per khaosan road. mi vesto easy-way e mi reco nella hall da dove prendo un taxi che in pochi minuti e pochi baht mi porta a destinazione. avevo letto molto su questa strada è il crocevia dell'asia, punto di ritrovo di milioni di backpackers, miscuglio di razze e culture da tutto il mondo! e così è! sono poco più di 500 metri di strada e la zona si estende anche per alcune vie parallele o perpendicolari ma non più grande di un piccolo quartiere della provincia italiana ( lo giri un paio di volte in un'ora ), ma è fantastico l'ambiente: migliaia di negozietti e ambulanti che ti vendono qualsiasi tipo di cosa nuova o usata per lo più falsi di abbigliamento o occhiali o patarrate da turisti ma anche agenzie di viaggio per tutta l'asia, ristoranti, pub, guest house e lavanderie; e il tutto a prezzi ridicoli. si mangia tranquillamente una cosa per la strada a 10-20-30 baht, le accomodations variano da 100 a 1000 baht a stanza, i cocktails 80-90 baht i più cari, colazione americana al ristorante intorno ai 2 euro ( uova, formaggio, prosciutto, pane, marmellata, caffè e succo )! poi una miriade di barucchi che ti offrono servizi: tassisti, tour della città, tuk-tuk, massaggi, go-go bar o ping pong show, visti, shopping assistance.. altra cosa incredibile è la facilità con cui si fa amicizia con la gente: non rimani seduto più di 2 minuti da solo in un bar senza che qualcuno ti chieda qualcosa, a parte il cameriere, ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo che cercano di comunicare e scoprire qualcosa di nuovo scambiarsi esperienze e fare nuove conoscienze. 
l'impatto è fortissimo scendendo dal taxi vieni catapultato in un mondo stranissimo pieno di rumori, colori e genti diverse, ma in meno di 5 minuti ti senti a casa! sei parte del mondo e da qui parte il mondo. 
faccio una vasca e giro un paio di vie intorno ormai sono le 10 e ho fame, mangio qualcosa in un locale lungo la strada e faccio amiciza con 2 koreane che mi danno un paio di dritte per locali della zona. poi altri 2 passi ed esco dal casino, mi ritrovo in una zona un po' più thai che faran ( termine un po' dispregiativo con cui i tailandesi definiscono gli stranieri occidentali ) ed entro al deep un locale piccolino e pieno di gente, sono l'unico occidentale, c'è musica dal vivo un gruppo di giovani suona musica e le ragazzine ballano scatenate questo rock orientale da teenager. il boss della situazione ( un trentenne grasso col capello lungo e unto ) viene subito da me e mi offre un drink stupito che sia entrato e apprezzi il sound, 4 chiacchiere sul locale e sulla zona e verso mezzanotte lo saluto e mi dirigo di nuovo verso khaosan. entro al gulliver uno dei più famosi locali della zona qui ritrovo le koreane e faccio 2 balletti con loro e i loro amici, per fortuna in questo paese non si fuma all'interno dei locali pubblici e l'aria è abbastanza respirabile, ci sono parecchie ragazze locali per lo più prostitute credo da come si comportano con i forestieri, ma il posto è gremito di americani, australiani, israeliani, giapponesi. europei pochi. verso le 2 mi ritiro stanco e desideroso di conoscere questo paese che mi ha incuriosito dal primo istante. domani volo per koh samui alle 14 e colazione entro le 10. prendo l taxi, mi faccio portare al royal princess e buonanotte suonatori.

venerdì 31 ottobre 2008

conclusioni sul medio oriente

arrivavo da una lunga e fredda ( per il clima non per la compagnia ) settimana in russia e mi sono ritrovato a 35 gradi nel deserto, lo chock iniziale è stato pesante e acclimatarsi non è stato facile soprattutto all'inizio gli amici incontrati però hanno subito reso la permanenza molto più che piacevole. la vita della comunità occidentale in questi posti è molto al di sopra della media e permette tantissimi agi e comodità. certo che lavorare in queste condizioni climatiche, lontani da casa, dagli amici, dalla famiglia e soprattutto dalle abitudini senza i benefit e i salari che ti offrono sarebbe impensabile che qualcuno venisse a offrire servizi qui. 
mentre dubai mi ha colpito per la moltitudine di razze e gente che la abita e che vi lavora, l'oman mi ha rivelato tutto il suo splendore naturale e la vera vita di un paese molto differente dall'italia con la religione e il sultano al primo posto: percepisci la presenza di un'entità superiore ovunque. 
qaboos ha fatto vermente molto per il proprio popolo e ha portato l'oman da un povero paese di pescatori e pastori ad uno dei più floridi e liberali paesi della penisola arabica nel giro di trent'anni senza avere a disposizione grandissime risorse ( è forse uno dei minori produttori di petrolio della zona ). il sultano è poi molto stimato all'estero e spesso garantisce relazioni diplomatiche tra parti che altrimenti sarebbero bellicose, per esempio con iran, pakistan e india. il turismo nel paese sta crescendo esponenzialmente anno dopo anno e i servizi per i turisti sono in rapida ascesa, si pensi che le disponibilità alberghiere sono la metà di quelle richieste al momento, per la prossima stagione ( dicembre-marzo ) i posti negli alberghi, soprattutto quelli di categoria lusso e superlusso, sono esauriti da tempo. 
se dubai è affascinante per la quantità di cemento, per i negozi degli enormi mall e per essere la capitale del divertimento del medio oriente, diversamente muscat e l'oman in generale offrono a chi li visita un'esperienza unica tra natura e cultura araba. 
gli ospiti di queste due settimane poi hanno reso indimenticabile quest'avventura e mi hanno fatto assaporare le vere 'spezie orientali'. davvero grazie carlo e alessandra!!!
ho conosciuto poi tante persone che hanno fatto ancora più interessante e unica questa parte del viaggio. 
dal punto di vista economico queste mete non sono proprio a buon mercato ma anche se ho guardato poco il budget e ho preferito avere uno stile di vita paragonabile a quello italiano, e grazie agli amici che mi hanno ospitato, non ho speso moltissimo. ovviamente la voce più incisiva in queste zone sono le bibite alcooliche ( con costi paragonabili a quelli di un happy hour milanese ), volendo un astemio può sopravvivere con una quindicina dei euro al giorno per il solo vitto. 
tirando le somme di questi giorni credo che non mi dispiacerebbe affatto tornarci o addirittura avere un'esperienza lavorativa in quest'area: di sicuro non si è a casa ma per un trentenne con voglia di fare e senza una famiglia da mantenere o legami in europa farsi uno o due anni da queste parti a lavorare sarebbe una buona opportunità di crescita personale, di curriculum e perchè no anche economica. 
4 conti:
voli 280 euro
cash 191+195+201 euro
cr.card 18+34+51+15+24+14 euro
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tot. 1023 euro
telefono 15 euro

media 61.916 € al giorno

11-oct-08 ultimo giorno a muscat

alessandra è di corsa. oltre alla giornata in studio deve ancora preparare mezzo bagaglio, giulio se la prende più comoda e dopo aver fatto un po' di colazione al caffè del centro commerciale ne aprofitta per un rapido upload di foto. appuntamento con la compagna per pranzo alla spiaggia. così accade infatti e vanno a mangiare al ristorantino pseudo-francese del centro commerciale, ale ne aprofitta per far lavare l'auto: in oman ti multano se giri con la macchina sporca e il deserto di ieri aveva depositato uno strato di polvere non indifferente sulla carrozzeria perlata del potente fuoristrada americano. ma nessun problema nel parcheggio c'è un gruppo di indiani che si occupa di questa mansione per pochi reali. il parco macchine del parcheggio è molto vario e va dai grossi suv alle macchine sportive ma pare che gli omaniti siano un po' maniaci del car tuning e c'è pieno di mustan tappate da gara o altre raffinatezze simili. magda al ristorantino sembra una sciura francese in gita, giulio con zainetto e maglia dell'italia pare uno scolaro. il cibo non è male e gli ultimi update sui gossip della capitale vengono interrotti dal passaggio del nuovo collega della zinga, un omone inglese di 200 kili che tutto sudato si porta a casa la pizza da asporto nel suo giorno off, lei corre fuori a salutarlo e il compare scatta loro qualche foto, sembrano un chiuahua e un alano che fi annusano il culo incontrandosi :). alle 2 poi, dopo il pranzo magda rientra in studio e furio ne aprofitta per l'ultima passeggiata sulla spiaggia. i due si rincontreranno verso le 6.30 per l'ultima cena e i saluti , lei deve raggiungere l'aeroporto verso le 11 di sera: l'accompagna l'ormai moroso surfista. per ragioni di tempo la cena si organizza al ristorante della piscina dell'intercontinental hotel, partecipanti giulio, alessandra, maura, hank. ritrovo alle 8 a shatti, hank carica tutti sul potente fuoristrada assieme al bagaglio della zinga, e si va a cena. l'avvocato preso da un momento di commozione per la partenza esclama: 'offro io!'. bene i 2 maschiacci chiamano la carta dei vini e maura sfoglia un paio di menù. giulio cerca la pietanza più costosa e lo svizzero il vino meno peggio. la povera zinga si pente ben presto dell'azzardo! la comitiva invece risparmia il salasso era tutta scena, si mangia, si beve, e si scherza per tutta la cena e anche se è un momento di congedo tutti sono sicuri che si rincontreranno al più presto. c'è ancora tempo e si decide di andare a bere qualcosa al piano di sopra ( locale balinese ). il long island è il drink che va più di moda da queste parti e così tutti ne aprofittano, non c'è molta gente e allora si cambia posto, 'let's go to the pub!' dice qualcuno, pochi scalini e un centinaio di metri ed eccoci . qualche pinta di birra gelata e magda ci deve lasciare: hank la scorta in aeroporto, solo dopo aver salutato furio con baci e abbracci degni di un ultimo addio prima del divorzio. la notte è ancora lunga, giulio ha l'aereo alle 6 del mattino e decide di fare un dritto. così lui e maura rimangono al pub ad aspettare il ritorno del surfista il gruppo che suona è sempre il medesimo da circa un mese e la scaletta delle canzoni anche ma l'atmosfera è gioiosa e divertente: omaniti col camicione che bevono furtivi in disparte o che tacchinano qualche professionista asiatica, business man europei che guardano la partita e ubriaconi che ballano. hank ricompare dopo un'oretta e si beve l'ultima mezza pinta prima di andare al rock bottom come tutte le classice serate omanite!
i tre corrono in disco e vi rimarranno fino a chiusura. la serata è tranquilla ma si danza e ci si diverte lo stesso. verso le tre la musica si spegne e pian piano la gente esce dal locale: giulio viene riaccompagnato a casa di alessandra e poi hank si occupa di portare a destinazione maura che si è scatenata fino all'ultimo. il veronese corre su sistema le ultime due cose e poi zaino in spalla chiude la porta e scende alla ricerca di un taxi. tempo 5 minuti e viene accompagnato all'aeroporto internazionale di muscat per una decina di euro. è molto stanco ma prevede di dormire in aereo. l'oman è stato fantastico e ora è pronto per l'asia!

martedì 28 ottobre 2008

10-oct-08 off-road e spiaggia

è venerdì giorno di riposo settimanale. si può dormire un po' visto i bagordi di ieri. i 2 veronesi comunque si alzano verso le 10 e mezza in modo da organizzarsi per la gita: vanno a sud della capitale in una località non ben definita tra deserto e mare alla ricerca di una spiaggia incontaminata. così prima di pranzo partono con l'hummer fiammante per il primo test off-road! fanno rifornimento di acqua e magda si fa anche un panino con la nutella visto il fresco invernale; furio invece verso le nove del mattino ( colpa del fuso orario dice ) si era fatto un piatto di pasta e quindi ha già la panza piena. l'autostrada scorre veloce fino a una ventina di km dalla destinazione, qui inizia l'avventura tra villaggi di pescatori e pastori con un po' di strada asfaltata e un po' di fuoristrada, le piste sono ben battute e pian piano giungono al mare ma trovare la spiaggia non è facile: il potente mezzo si inerpica così per sentieri e stradine fino a poche decine di metri dall'arenile. qui ale decide di fermarsi non vuole finire insabbiata, si prosegue a piedi il luogo per il bagno è in vista. il paesaggio è fantastico: la sabbia bianca e il rosso delle pietre del deserto fanno cornice a un mare blu intenso. gli italiani rimangono defilati rispetto a un paio di gruppi di inglesi preparatissimi con tanto di gazeebo per il picnic 'domenicale'. ci sono anche 2-3 tende all'orizzonte, l'oman è famoso per il campeggio che è consentito ovunque. c'è anche un bambino maniaco che spia le coppiette a detta della zinga famoso per trovarselo la notte fuori dalla tenda tra i cespugli 'con la spada de foco' tra le mani. i due si godono a fondo il pomeriggio tra tintarella e bagni. verso le 4 poi decidono che è meglio tornare, non vogliono rimanere nel deserto dopo il tramonto, così si avviano verso la macchina e dopo aver trovato un taxi fermo in mezzo al nulla che aspetta qualche cliente vengono richiamati da un turista indiano insabbiato col fuoristrada. nessuno ha la corda per tirarlo fuori e gli italici lo sganciano dicendogli di prendere il taxi. si cerca un altro percorso che porti alla strada principale e dopo uin paio di tentativi finiti tra i rovi o sull'orlo di un precipizio, i nostri eroi trovano da giusta pista da seguire e in un batter d'occhio sono tornati alla civiltà. in effetti era molto più semplice e veloce dell'andata ma sarebbe mancato il gusto di un'oretta di off-road. la fame è tanta e la coppia decide di fermarsi al dive center che è lungo la strada, arrivati lì incontrano maura che se ne stava andando dopo aver passato la giornata in spiaggia, e giungono anche aldo e compagna che erano stati nello stesso posto dei due veronesi senza però incontrarsi. purtroppo la cucina è chiusa ma è aperto il bar per cui ci si spara una birrozza e un blody mary sotto il tendone berbero del bar sulla spiaggia. ci si gode il tramonto, la gente è la stessa della ser5a prima al rock bottom solo in custume. che bello! per la sera si pensa di andare al ristorante indiano di lusso sopra il left bank. domani è anche l'ultimo giorno di permanneza per furio e magda deve partire per il congresso a berlino alla sera. viene invitato pure michele che ha passato la giornata rintanato in casa a riposare, dopo la doccia e la vestizione, tutti pronti si va! il posto è carino e c'è anche un simpatico gruppetto che suona e cnta musica soft indiana seduti sui tappeti al centro della sala con fontana e cascata di sfondo. giulio non si riserva di scattare qualche foto di lui col gruppo a mo' di giapponese in gita. la cena è ottima, meno male che ale conosce le pietanze e ordina per tutti. finito il lauto pasto ci si dirige all'intercon per una birretta prima di andare a letto come ormai è consuetudine. il clima è molto più calmo dei giorni precedenti si vede che domani chi può lavora! i tre si congedano dopo un'oretta e tutti al letto. giulio e ale prima di coricarsi preparano le valige.

09-oct-08 gita in barca

la sveglia è tuttaltro che mattutina anche per la zinga che ( seppure una specie di sabato ) deve lavorare alcune ore per cui cerca furtivamente di far uscire l'amico da casa e vola in studio mentre giulio si da una sistemata e aspetta l'avvocato che intorno a mezzogiorno lo recupera di fronte a casa. destinazione il porto per la gita in barca sul 2 alberi dove lavora kerry. nel viaggio si passa davanti al suk: la temperatura registrata è 40 gradi ma non si sta per niente male. si salpa nel primo pomeriggio, viene anche sue. la barca è magnifica, qualche turista ricco dell'hotel 7 stelle a poppa e i nostri amici sul ponte a prendere il sole sui materassini arancio. le 2 vecchie inglesi sull'altro lato hanno una bozza di vodka nascosta nella borsa e trincano a dismisura :). 2 altre turiste francesi e l'equipaggio compongono la ciurma dell'imbarcazione. ci si gode la crociera tra una bibita e una foto fino ad una insenatura in mezzo ad un gruppo di isole dove viene calata l'ancora. il natante vi staziona per un paio d'ore in modo da permettere il bagno e altre attività acquatiche ai croceristi: giulio si avventura tra gli scogli e le grotte con mascera e boccaglio, le altre due preferiscono godersi la pace del mare con un galleggiante che le fa rimenere a galla a pancia al sole. il pomeriggio tra mare e sole passa in fretta e verso il tramonto la barca riparte per muscat. il tramonto accompagna la traversata e i colori del sole che scompare dietro le montagne desertiche dell'oman rimarranno impresse nella mente dei protagonisti per parecchio tempo. piccolo spuntino all'arrivo al baretto della marina per poi ripartire verso shatti, programma della serata: cena per teminare le pietanze avanzate a casa di michele e poi in giro per locali ( domani è domenica, o venerdì comunque festivo ). quindi doccia e preparativi, l'architetto ci aspetta a casa ( sullo stesso pianerottolo ovviamente ), non è avanzato molto ma giulio ha modo di preparare un paio di pietanze, simpatico siparietto mentre il veronese cucina il romano strimpella la chitarra :) scene da vecchia osteria trasteverina! cenetta veloce ma gustosa e si va al pub per una prima tappa poi di corsa al rock bottom dove si ripresentano i gli stessi personaggi della settimana tutti insieme.. che bello questo posto, sembra di essere a casa dopo solo una settimana che ci stai! ovviamente il locale si riempie presto ed è la sodoma e gomorra del golfo persico, scene da film a luci rosse! i buttafuori devono intervenire più volte per richiamare le coppiette che perfino si limonano in pista ( se entrasse la royal omani police potrebbe chiudere il locale e arrestare tutti i presenti! ), ovviamente la zinga è una delle richiamate!
giulio si ricorda dei film americani e si destreggia come humphrey bogard in casablanca ma rimane a bocca asciutta mentre michele sembra tony manero ma con l'alcolemia sopra a 2 punto 5. compaiono anche le gemelle bulgare e tutti gli amici conosciuti negli ultimi giorni, sembra una festina privata con mille imbucati.. 
giulio conosce una triplo-mento irlandese e si ferma a chiacchierare, alessandra con il sorrisone da chi l'ha fatta grossa balla i lenti appiccicata al surfista, mentre michele sinuoso come un cobra ciociaro sfoggia passi di salsa. si fa chiusura e ovviamente tutti spariscono su taxi diversi: chi per casa, chi per casa d'altri, chi per spuntino delle 4 e mezza! è stata dura ma anche questo weekend a muscat è passato. domani gita nel deserto fino alla spiaggia incontaminata!

sabato 25 ottobre 2008

08-oct-08 club 5 stelle e cena con le gemelle bulgare

questa mattina la sveglia non suona e i 2 cognugi si alzano quasi all'unisono verso le 9: magda è in super ritardo,il povero furio è costretto a preparare il caffè! lei scappa di corsa non prima di essersi accordati per il pranzo all'intercon visto che giulio dovrà passare la giornata annoiandosi in piscina. prima di andare a sudare al sole però il nostro veronese passa un paio d'ore al computer nel baretto del centro commerciale, poi si presenta alla porta come ormai un socio anziano e paga la quota per l'ingresso in paradiso. la zona è come al solito popolata di mamme con bambini e alcuni turisti anglosassoni. si sta divinamente: il sole non scalda troppo ( solo 38 gradi ) e il nostro eroe prende posto nell'isola in mezzo alla piscina sfoggiando un fantastico costume color oro che risalta ancor di più l'abbronzatura by marronata lancaster. alcune doccie e qualche posa alla diego bosi e si fa l'ora di pranzo! magda arriva in orario e i due si accomodano a bordo vasca nel ristorante italiano preferito, una pizzetta per lei e un'insalata per lui e giusto per rimanere leggeri birra da litro! la conversazione a tavola verte sul programma della serata ( oltre che ai soliti pettegolezzi ) cioè la cena programmata con michele e le gemelle bulgare! furio si deve arrangiare: michele finisce di lavorare alle 6.30 e le 2 arrivano alle 7.30 pronte per mangiare. l'avvocato si propone per accompagnare il marito a fare provvista di alcool ( è l'unica che può ), per cui la procedura consiste in: giulio che fa spesa prima delle 18.30 e alessandra che lo recupera fuori dal super per andare dallo spacciatore di alcoolici mentre michele sistema casa e si fa la doccia, poi il veronese va a preparare la cena dall'architetto e quando arrivano le bulgare alessandra passa per un aperitivo e si dilegua per l'appuntamento con il manzo surfista. non si fa ora a finire di accordarsi sugli ultimi particolare che compare il capitano mark che avendo iniziato alle 6 del mattino ha già finito e si sta recando in palestra. alessandra manda tutti a cagare e scappa in ufficio. giulio torna sull'isola e dopo un po' lo raggiunge anche l'insegnante inglese che dopo la palestra si rilassa al sole. due chiacchiere sul passato della zinga e i due si salutano, giulio passa da casa a sistemarsi e trova il vecchio saji che sta sistemando casa ma subito se ne esce alla volta del supermercato al fair. 2 passi per raggiungere l'ulteriore centro commerciale a poche centinaia di metri da casa. il luogo è abbastanza fornito e si sceglie per un risotto al radicchio e della carne. antipasto di pomodori e mozzarelle e tartine con acciughe, aperitivo campari col bianco, un paio di bozze di vino veneto, superalcoolici. classica cena per noi ma manicaretto nel sultanato! ale puntuale arriva col fiammante hummer fuori dal supermercato e vanno insieme a comprare gli alcoolici.. mai vista una cosa più losca! entrano da una porta metallica con luce rossa tipo bordello di amsterdam e all'interno un normalissimo ( per noi ) negozio di bevande anche abbastanza spoglio, vini da tutto il mondo ma di bassa qualità e superalcoolici di grandi marche. il problema qui è che chi ha il permesso per comprare in questi posti spesso ha un budget limitato: se può comprare massimo 200 euro al mese non può permettersi una bottiglia di chianti e una di moet anche se avesse i soldi, poi altro particolare non esiste bottiglia di vino italiano sopra i 13 gradi alcoolici ( ancora un mistero, probabilmente accordi commerciali ), chianti e valpo superiore da 12,5 gradi boh.. non trovano il campari e sono costretti a comprare dei mignon, poi bozza di rosso e una di bianco e la vodka, poi ale prende anche qualcosa per sè da mettere in 'cantina'. siamo pronti per cucinare: si torna a casa!
nemmeno il tempo di posare le borse che i 2 vedono michele dal balcone che incazzato corre per il corridoio del palazzo con i sacchetti dell'immondizia e gli chiedono quale sia il problema: pare che il vecchio saji che aiuta nelle faccende domestiche abbia saltato il suo appartamento quest'oggi per finire i lavori in sospeso da alessandra ( tipo stirare le camicie di giulio :))) ), per cui è ancora tutto in disordine e le bulgare arrivano tra 40 mnuti!
quindi gambe in spalla, il veronese si fa una doccia veloce e si presenta in cucina dal romano che tutto agitato inizia a lavare l'insalata ma visto che puliva foglia per foglia ( maniaco dell'igiene :) ) viene invitato a preparare la tavola e occuparsi del resto. caz.. i fuochi non vanno o almeno ne va solo uno alla volta, bene giulio mette sù il brodo e prepara man mano quello che serve. le ragazze giungono in orario e il nostro eroe è a buon punto con la preparazione: gli antipasti e le verdure sono ok, manca solo la cottura del riso. si vede che sono dell'est! carine e fiiformi gentili ma un po' rustiche! sorrisoni e ringraziamneti per l'invito a cena dicono che nessuno prima d'ora le aveva invitate a mangiare qualcosa a casa, quindi piacevolmente stupite della cosa iniziano a bere gli aperitivi. il nostro veronese utilizzando la vecchia 'tecnica guggino' e abbonda ovviamente con il grado alcoolico e le quantità nei bicchieri. il fulcro della serata si sposta sul terrazzo con vista strada e hotel intercon in sottofondo, le bulgare stupite della vista ( se le portiamo al pincio ci fanno una statua ) e del contesto, musica vino e antipasti ( michele ha messo il canale italian music soft con brani internazionali tipo eros e pausini ;) ), si abbandonano alla bella serata. giulio è impegnatissimo nel preparare il risotto che va curato peggio di un bambino e meno male arriva la zinga perchè michele non ce la può fare da solo.. un paio di drink anche per lei ( li ha pagati e se lo merita ) e tutti a tavola! conversazione spumeggiante e pietanze al top rendono la serata alquanto interessante, e la ormai probabile cornuta magda abbandona la cena per incontrarsi con un compaesano svizzero al vicino locale balinese. sono rimasti in quattro e il risotto è finito, pausa cicca e giulio corre a preparare il filetto con finocchio al latte. 10 minuti e dinuovo a tavola, anche il secondo viene seccato dalle filiformi gemelle e si passa direttamente agli amari. sovviene il problema che le 2 l'indomani iniziano il lavoro alle 6 della mattina e devono purtroppo rientrare a breve. gli italiani dopo questa mazzata ( già si immaginavno scambi di coppie e altre fantasie ) la buttano sull'alcool e così la doppia coppia passa un'oretta sul terrazzo a chiacchierare e scolarsi vodka-martini. arrivata l'ora dell'addio si va tutti dabbasso a chiamare il taxi le 2 spilungone bionde hanno un gran successo tra i locali tanto che lungo la strada aspettando il taxi suonano claxon o si fermano almeno 10 vetture. sembra che il capello d'orato in questo posto sia meglio del petrolio! al congedo il caro veronese riesce perfino a sfilare un bacio sulle labbra ma non è soddisfatto e i drink si fanno sentire così i due raggiungono l'ale e gli altri. niente di più semplice di 5 minuti a piedi ed eccoli all'intercontinental. il posto è pieno e giulio fa conoscenza con hank e rivede sue e altri del gruppo, fa poi conoscenza con una ragazza bielorussa che presenta anche un'amica a michele e si danno appuntamento più tardi al rock bottom. un altro paio di bevande e 2 balli sudamericani per michele e gli italici si muovono per la disco. ovviamente è pieno e le due russe sono già mezze impegnate altri 2 energumeni per cui michele si scatena in balli strani e giulio osserva la pista con l'occhio alla pellini e il bicchiere in mano alla mistè. dopo un po' arrivano anche maura e sue con il parrucchiere e altri amici della comitiva e si rimane fino a tarda serata, prima della chiusura giulio fa conoscenza con una hostess koreana della omanair e riesce a conquistarne il numero di telefono prima della ritirata che avviene in taxi alle 4 circa del mattino. è stata dura ma anche questa volta tutti sono tornati sani e salvi a casa! la zinga però non è sola.. il cornuto questa volta ( come al solito ) è furio!

giovedì 23 ottobre 2008

07-oct-08 giornata di mare, gita alle isole daymaniyat

sveglia di buonora per entrambi i veronesi ma l'una prende la strade per lo studio legale, l'altro si fa accompagnare da un taxi al distributore shell dopo la rotonda non mi ricordo, ovviamente con tanto di mappina disegnata la sera prima ( i tassisti omaniti a volte non capiscono bene l'inglese e sono un po' duri di comprendonio ). invece il tassinaro è anche giovane e simpatico e capisce subito dove è perchè lavorava in un edificio governativo proprio dietro il luogo dell'appuntamento che è stato raso al sulo perchè troppo alto, un giorno il sultano passando di lì lo aveva notato e lo ha fatto abbattere. valia arriva quasi contemporaneamente e dopo una rapida presentazione i 2 salgno sul gippone. molto distinta, carina e simpatica lei, donna di potere in un paese mussulmano non deve essere facile. di solito ha un autista che l'accompagna tutte le mattine ma per le festività del ramadham è costretta a farsi da sola la strada tutti i giorni. il percorso è pericolosissimo! la strada è per lo più in ottime condizioni ma gli omaniti al volante e uomini e animali che attraversano l'autostrada provocano incidenti all'ordine del giorno, non ci sono semafori e le rotonde sono solo ogni 20 km circa e quindi ci sono spesso attraversamenti azzardati o macchine che fanno inversione. il tutto ovviamente a più di 130km/h. il tragitto di un'ora passa in fretta e lo scaligero viene lasciato al resort di al sawadi: dovrà rimanerci fino verso l'imbrunire ( 16.30-17 ) quando valia ripasserà a prenderlo con la promessa di mostrargli il cantiere della nuova città. la vita omanita al di fori del resort presenta tutto il suo fascino, sembra di essere tornati indietro di 60 anni, famiglie di poveri pescatori, spesso con capre o cammelli che rimangono in casa durante le ore più calde e appena il sole si abbassa corrono fuori a sbrigare le faccende. pare che il popolo omanita sia abituato molto bene e spesso non compie lavori umili, sono sempre stati abituati fin dai tempi antichi ad utilizzare la schiavitù. l'oman era famoso per la tratta degli schiavi, conquistarono anche zanzibar per deportarne la popolazione. ora con i soldi delle risorse minerali, petrolifere e gas fanno un grande utilizzo di indiani o africani per i lavori più umili o come forza lavoro sottopagata. 
l'albergo è di discreta qualità e offre molti servizi oltre alla spiaggia e la piscina organizzano gite con cavalli e barche, immersioni, moto e fuoristrada nel deserto, in montagna e nei wadi ( letti dei torrenti ). le escursioni in questo paese sono moltissime e di svariata natura e tutte molto interessanti: un paese da scoprire! giulio si accorda subito per farsi portare sull'isola deserta qualche ora a fare snorkeling, 10 euro con l'attrezzatura a nolo per un paio d'ore di full contact con la natura. si parte. l'ignaro italiota viene realmente lasciato su un'isola deserta a 20 minuti di barca dalla terra ferma, gli vengono consegnate un paio di bottiglie d'acqua e lo si sconsiglia di portarsi lo zinetto chè li rubano finche ti immergi. si fida e lascia il pacco sulla barca rimane in costume e mschera su un tratto di terra lungo 300 metri e largo 50 estremamente roccioso e privo di riparo dal sole! vabbè si parte e per circa un'ora rimane in acqua a gustarsi le meraviglie marine di questo posto: coralli, varietà di pesci colorati, granchi giganti, murene e serpenti di mare. 'quando le mani si fanno a righe è l'ora di tornare a galla' diceva la mamma, per cui treking per l'isoletta, un po' di foto di rito e c'è tempo per un'altra immersione nell'isola di fronte, sono una decina le isolette della zona alcune molto vicini tra loro ma solo un paio hanno una spiaggia e un approdo. svariati tentativi ma nessuna tartaruga gigante purtroppo per cui si torna alla spiaggia e si aspetta il simpatico barcarolo che arriva in perfetto orario. la fame è molta e dopo lo sbarco l'italico eroe corre al ristorante del resort di al sawadi, ordina un pesce e una birra ( ristorante internazionale dove servono alcolici per fortuna ), una forster alla spina ma la birra è calda! chiama la cameriera asiatica che non spiaccica una parola di inglese e subito non si capiscono così chiama il boss, un indiano che sbalordito ordina di cambiare la birra scusandosi. giulio rimane mezzora con la bocca impastata dalla birra calda e poi arrivano il piatto bello ricco e l'agonata bevanda se non fosse che le furbone delle cameriere avevano messo il bicchiere in freezer! giulio non sa se ridere o piangere e cerca di spiegare a gesti che non era quello che si aspettava. riesce finalmente a chiamare l'indiano con segnali di fumo e farsi dare una birra in bottiglia gelata anche se nel frattempo aveva finito il pasto. non è proprio il primo mondo ma se non hai fretta ottieni sempre qualcosa. dopo le libagioni pennichella in spiaggia e bagno in mare e perchè no anche in piscina che verso le 3 quando il sole si fa meno duro si trasforma in una voliera di corvacci: sono dappertutto come nel film e continuano bere l'acqua piena di cloro della piscina con conseguente diarrea perenne! ce ne saranno alcuni con mutazioni genetiche di sicuro! 'meglio non rischiare e tornare in spaiggia' dice giulio tra se e se. passa un'oretta e chiama valia per sapere come va: giulio è cotto e la gentilissima ellenica corre a prelevarlo, di lì in pochi minuti ragiungono il 'camp' di costruzione della nuova città. pare che sia il numero uno del paese, in effetti tutto fa presupporre che non abbiano badato a spese. una strada privata di una decina di km, dritta come la canna di un fucile, recintata ai lati per evitare che animali l'attraversino, collega la statale con il campo, l'accesso è ovviamente controllato dalle guardie. il complesso è composto dalle baracche e gli alloggi degli operai e dei tecnici ( un migliaio in questa perima fase ), un magazzino molto grande, un centro per la produzione del cemento, un parcheggio enorme per i mezzi e da altre costruzioni quali uffici, centri servizi, campi da calcio e basket, zone ricreative. a diffrenza degli altri campi di lavoro dello stesso genere nel golfo questo spicca per servizi e qualità della vita dei lavoratori che hanno parecchi 'benefit' pensando che lavorano in mezzo al deserto a 50 gradi all'ombra: settimana lavorativa di 'soli' 6 giorni ( di solito hanno un giorno libero ogni 15-20 gg ), alloggi di massimo 6 persone con aria condizionata, finestre, bagno e acqua corrente ( negli altri sono di solito alloggiati in container ammassati in 10-15 forse con dei ventilatori e cessi in comune ), zone ricreative ( tipo sale tv, campi da gioco, forse bordello - in fase di considerazione - ), salario di ben 7 dollari al giorno ( di solito sono meno di 5 ). ..e poi noi ci lamentiamo!
il campo è stato costruito prima di qualsiasi altra costruzione della città nell'estremità meridionale del lotto in modo che possano essere gli ultimi edifici ad essere rasi al suolo quando non saranno più necessari. l'organizzazione del personale e delle zone è impeccabile tutto è ordinatissimo e segue determinati schemi e gerarchie. gli uffici poi sono fantastici è impossibile pensare che ci si trovi a 100 km dalla città nel deserto. entrando c'è tanto di ufficio accoglienza con salone pieno di piante e desk con 2 ragazze velate e molto carine. connessioni wifi e cable ovunque, telefonia ip, computer dell'ultima generazione, temperatura costante di 24 gradi, servizio di catering 24/7. gli alloggi dei tecnici e dei manager sono in un'altra zona dietro agli uffici e sono delle villette monofamiliari o bifamiliari con giardino e gli occupanti ci vivono con la famiglia. ah c'è anche la scuola!
giulio viene poi istruito sulle varie fasi del progetto con mappe, planimetrie e rendering. il tutto è molto interessante ma si chiede: 'ci verrà poi qualcuno a vivere in questo posto?' pare che la prima fase sia molto attesa dagli investitori in quanto il primo edificio sarà un albergo con resort e campo da golf poi verranno sviluppati tutti i servizi e le infrastrutture annesse e man mano poi le abitazioni, prima ville e poi alloggi di altro genere. fino il tour e un po' di lavoretti in sospeso di valia, e dopo che giulio ha controllato la posta e facebook, i due ripartono per la civiltà. con il buio la strada è ancora più pericolosa ma in circa un'ora si arriva a muscat. giulio è praticamnete pronto  per la serata che prevede la cena alla turkish house un ristorante turco famoso per il pesce. si passa prima al carrefour per delle cose che deve prendere valia e poi si va a casa di lei dove kerry, una skipper scozzese che lavora nel sultanato, aspetta una pomata contro i dolori alla schiena che non l'hanno fatta muovere dalla mattina. una veloce rinfrescata e i due risalpano alla ricerca del ristorante, che raggiungono dopo una mezza dozzina di telefonate agli altri commensali. la zinga e gli altri sono già all'antipasto quando arrivano a tavola, captain mark deve svegliarsi alle 5 e non ha tempo da perdere :), ma non sono gli ultimi mancano una coppia di ragazzi lui inglese lei italiana amici di ale, ci sono anche sue e il violinista inglese. quest'ultimo personaggio alquanto bizzarro: ripose una ventina di anni fa ad un annuncio per suonare nell'orchestra ufficiale del sultanato e da allora vi risiede come maestro di vionlino di sua maestà qaboos. 
la simpatica comitiva ordina il cibo, valia si ritira subito per tornare da kerry e mark va a letto, ma arrivano gli altri 2 e nel frattempo anche il cibo: il pesce giulio l'ha smezzato con sue ( per fortuna ) è una specie di cernia di 4 kg impossibile da finire in 2 con contorni e varie salse prezzo nemmeno 5 euro, il veronese ovviamente non si era fatto mancare anche un paio di gamberoni di antipasto e nemmeno il pane arabo con le salsine. unica pecca si beve acqua o succhi di ogni futto o vegetale. ale ha mangiato pollo, a lei non piace il pesce. beh totale poco più di dieci euro a testa! 
tutti rotolano fuori paffuti e soddisfatti ad ammirare il nuovo hummer di casa zingales ( o zingales-danese o danese-zingales come funziona per i nomi in oman? visto che lo ha dovuto chiamare più volte marito in pubblico avrà pure diritto a qualche cosa!! ). dopo le congratulazioni di rito tutti scappano soprattutto perchè l'auto è stata parcheggiata davanti a un paio di cassonetti al sole da qualche giorno ( vi lascio immaginare l'olezzo ). sue sale con i veronesi, ha lasciato la macchina a shatti, ovviamente prima di andare a letto ci si fa una birra al pub!
un'altra buonanotte dal paese di simbad il marinaio!

lunedì 20 ottobre 2008

06-oct-08 che dura la vita nel sultanato!

ale va al lavoro verso le 8.30 come tutte le mattine e giulio ne aprofitta per farsi una lavatrice e sistemare un po il casino che ha lasciato in salotto. il programma di oggi prevede: giornata al club dell'hotel intercontinental, spezzata dal pranzo con la consorte nel ristorante italiano di fronte alla piscina, ritorno a casa e riposino, faccende di vita quotidiana, pagamento bollette e spesa, cena veloce e giretto prima di andare a dormire, ่ luned์ la serata offre poco. vediamo nel dettaglio. verso le 10.30 il veronese si presenta all'ingresso del club adducendo conoscenze alla calboni, in effetti alessandra aveva chiamato il giorno precedente un suo collega socio dell'esclusivo club facendo mettere nella lista dei parenti-amici il maritino adorato, questo gli avrebbe permesso di usufruire di tutti i servizi riservati ai soci per una decina di euro giornalieri: piscina, palestra, spaiggia, centro benessere, e altro. ovviamente il nome non compare su una prima lista e la signorina velata alla porta ่ costretta a fare un paio di telefonate prima di aprire il cancello del paradiso. il posto ่ ovviamente molto curato prato all'inglese con siepi e palme, patio con box per la preghiera e i vari centri benessere, piscina olimpionica con istruttore da una parte e piscina per il relax dall'altra non priva di isole e sdraio di lusso, a lato della piscina il ristorante italiano con bar e di fronte il parco con vari lettini tra le palme e le siepi, pi๙ lontano l'ingresso alla spiaggia con guardia armata e cabina noleggio attrezzature ( maschere, bici, canotti ). la spiaggia non ่ privata o meglio ่ la continuazione della spiaggia pubblica, pare che al sultano piaccia che le spiaggie siano accessibili a tutti e cerchi di evitare la speculazione edilizia a ridosso dell'arenile. a meno che non si costruisca un hotel 7 stelle come sta succedendo a 20 km pi๙ a sud. a sua maestเ qaboos danno poi noia gli edifici alti per cui in oman non esistono grattaceli come per esempio nei vicini emirati, e lo stesso hotel intercontinental verrเ a breve abbatturro per sostituirlo con un altro pi๙ basso e pi bello. l'unica struttura pi๙ alta di 4-5 piani pare sarเ l'opera house in via di costruzione di fronte al condominio della zinga. la mattina scorre infretta tra docce, bagni e creme solari; l'area ่ piena di madri con bambini o vecchi turisti annoiati, la stagione deve ancora iniziare e l'albergo non ่ pieno. ่ incredibile la quantitเ di personale a servizio e il modo in cui lavorano: le squadre si compongono sempre almeno di 3-4 elementi di origine di solito indiana pi๙ un manager che controlla il lavoro e un supervisor che dice cosa fare. non sempre si raggiunge il termine del lavoro al primo colpo ma non importa perch่ una nuova squadra ่ sempre pronta dietro l'angolo 24/7. in particolare vi era uno scalino rotto nella scaletta di accesso alla piscina dei bambini: la prima squadra dopo aver valutato il danno ha recintato con nastro la zona, la seconda squadra vedendo che il problema era risolvibile solo entrando in acqua ha deciso di rimandare l'operazione quando la piscina sarebbe stata vuota, ma stranamente ha tolto la recinzione! boh.. all'una e qualche minuto si presenta l'avvocato in giacchetta e dopo aver fatto vestire giulio si muovono 'a fatica' verso la sala da pranzo a bordo vasca. un paio di buoni piatti e un bicchiere di bianco fresco riempiono le pance della coppia che si accorda per il pomeriggio: 'verso le sei passo a prenderti e andiamo a pagare le bollette, compriamo le lenti e facciamo la spesa cos์ mangiamo a casa' dice magda, ' non so.. forse sar๒ stanco a quell'ora, sai tutto questo sole.. ' risponde ironicamnete furio. lei lo lascia schifata ma non dopo aver pagato il conto. giulio sorride e annoiato ritorna sul suo lettino. la temperatura si impenna e l'umiditเ aumenta, verso le 4 il veronese arrostito decide di levare le tende e si avvia verso il costa coffee per una sessione di internet. alle 6 sale e aspetta la compagna a casa, che dopo un rapido cambio di vestiti decide di andare a bere un aperitivo al left bank un locale molto fichetto sul cocuzzolo di una collina. il programma ่ di starci giusto il tempo di un drink anche perch่ giulio oviiamente non ha i pantaloni lunghi e faticano a farlo entrare dopo le 7, invece vengono raggiunti lass๙ da mark un simpatico insegnante inglese che da quando ha iniziato a fare lezioni alla royal omani police ha preso il grado di capitano. ovviamete si sparla della comunitเ internazionale e lui ่ molto curioso di sapere da giulio qualcosa sulla vita pre-omanita di alessandra, la quale ่ sempre molto contenta di spettegolare sugli altri ma cerca di mantenere su s่ stessa una grande riservatezza ( su questo si avvicina al collega di dubai, sarเ una deformazione professionale ). ovviamente il veronese da un paio di input di discussione mentre l'altra va in bagno e suggerisce a mark di farsi raccontare delle vacanze a ios e della sue avventure con la comunitเ di culturisti della vecchia scuola veronese. passano ovviamente alcune ore e si ่ in ritardo per le varie commisioni, si fa appena in tempo ad andare in un centro commerciale a pagare la bolletta e comprare le lenti. a casa non c'่ niente da mangiare per cui ale decide di portare il povero disoccupato in un posto tipico l์ dietro. ่ un libanese che fa piatti anche da asporto molto buono e alla mano, la clientela solo maschile fanno sentire magda la regina della serata, in effetti se lo merita visto che offre anche questa volta! poco male panza piena per soli 6 euro in 2! ่ l'ora di tornare a casa ma prima la veronese contatta una sua amica greca che lavora per la costruzione di 'blue city', una cittเ da 250 mila persone che dovrebbe nascere entro qualche anno sulla spiaggia a 100 km a nord di muscat, valia, questo il suo nome, dovrebbe accompagnare giulio all'imbarco per le isole danimiti, paradiso naturale dove si praticano immersioni e si possono vedere vari tipi di pesci, uccelli e tartarughe giganti. bene, si accordano per trovarsi ad un distributore di benzina dopo una famosa rotonda e tutti a letto: domani sarเ dura oltre alla gita alla sera c'่ la cena alla turkish house!

venerdì 17 ottobre 2008

05-oct-08 spiaggia e cena da bettina

maura arriva in tarda mattinata al shining shatti. giulio è già pronto e si va allo yacht club di muscat, una rimessa per barche non lontano dalla spiaggia del giorno prima con un ristorante e dei gazeebo sull'arenile per far sentire a proprio agio i clienti. la giornata è magnifica come sempre splende il potente sole della penisola arabica, l'acqua è un brodo anche se i locali dicono che è fredda! la pace viene disturbata solo ogni tanto da qualche barca che viene riportata a riva da un trattore. al sole non si può stare più di 15 minuti senza buttarsi nel mare e la giornata passa in fretta tra ciacole e risate. i due padani pranzano nel ristorantino sulla spiaggia e riescono ad abbeverarsi  con un paio di birre che possono perfino portare fino al gazeebo. verso le 4 si decide di tornare a casa, il programma della serata prevede una cena a casa di bettina, una ragazza tedesca amica della zinga. magda e furio la sera prima avevano preparato, come una vera coppia prima di coricarsi, un paio di salami di cioccolato da portare come dessert, dopo ovviamente aver chiesto per sicurezza un refresh della ricetta a mamma danese e a san google. 
alle 5 del pomeriggio giulio aprofitta per controllare la posta elettronica nel costa coffee sottocasa che offre servizio wifi gratuito ai suoi clienti, aspettando la sua metà che sta lavorando per mantenere la famiglia! alle 18.30 si trovano a casa e si preparano per la serata: appuntamento alle 7.30 con maura giù da basso. tutti acchittati si muovono con l'hummer in una zona non ben definita della capitale, ma dopo una ventina di minuti il trio giunge a destinazione. presenti la padrona di casa bettina, aldo con la sua compagna, un amico di bettina in visita per una settimana ( ultima sua serata in oman ) e i nostri 3 eroi, posto vuoto a tavola per il capitano mark che aveva avuto qualche intoppo nella giornata. la cena è stata cucinata da aldo che ha prodotto un'ottima zuppa di lenticchie e delle verdure ( cucina in stile italiano-veggy ), il tutto annaffiato da buon vino. l'idea delle lenticchie calde a queste latitudini sembrava un azzardo ma in realtà si è rivelata ottima e tutti hanno chiesto bis o tris del piatto! si ride e si scherza e soprattutto si spettegola sulla vita della comunità internazionale tra la sala e la cucina che diventa pian piano il fulcro della casa, tutti ammassati tra il frigo e la porta d'accesso. il tedesco non si risparmia nell'utilizzo dell'alcool e verso fine serata è un po' brillo e molto divertente: giulio e maura decidono quindi di accompagnarlo per la notte omanita che propone serata bollywood al copacabana. non si può mancare! ale lavora domani per cui abbandona il rimpastato terzetto al pub dopo l'ultima birretta. si prende l'auto e si raggiunge il vicino crown plaza ma giulio non può entrare con i pantaloni corti per cui corsa a casa ad infilarsi i jeans e di nuovo all'ingresso.. ne valeva la pena serata con gli indiani molto divertente ancora di più se si pensa che il crucco pieno come una sacco balla con mosse a metà tra il folklore di goha e della bavaria. si fa la conoscenza anche con un paio di baristi italiani acrobatici in tour negli alberghi del golfo che con un paio di numeri ravvivano il bar. i tre passano poi al rock bottom prima di caricare il teutonico ubriacone su un taxi che lo avrebbe riportato da bettina pronto per l'aereo entro qualche ora. maura accompagna giulio fino a shatti e lo consegna tra braccia di morfeo, l'ottima cena e la serata hanno reso impegnativa la giornata, ma tanto domani il nostro eroe potrà dormire c'è chi pensa a mantenere la famiglia! ah il salame di cioccolato è stato un successone! brava magda, bravo furio!

mercoledì 15 ottobre 2008

04-oct-08 muscat primo giorno

magda e furio si alzano verso le 10 e dopo un succo e un caffè si infilano il costume e ovviamente altri 7 strati per non offendere le leggi coraniche, e si muovono per la spiaggia, dopo un rapido giro del quartiere prendono l'autostrada per il dive center: un complesso a sud della capitale che ospita una scuola di sub, un ristorante e un bar dove servono alcolici e affittano anche qualche stanza ai turisti volendo. il posto è ovviamente sulla spiaggia e sarebbe incantevole se non fosse per il fatto che alla fine della baia sta per sorgere l'ennesimo complesso turistico per cui si inerpicano lungo la scogliera gru e carpentieri, ma la cosa dista circa un km per cui non dà noia se non per la vista. lo schedulatore della settimana è molto fitto e la 'povera' magda si sta facendo in 4 per far sentire 'suo marito' ( sempre per la legge coranica i 2 non potrebbero vivere sotto lo stesso tetto se fossero altrimenti solo amici, pena la galera ) al meglio. dopo circa un'oretta di sole si pranza al ristorantino e arriva anche l'architetto michele che accomoda l'asciugamano vicino agli altri due. ..e cominciano i 'pettegolezzi sotto l'ombrellone'. magda e michele infatti iniziano a parlare dei vari gossip del sultanato e poi la discussione si focalizza sulle ultime disavventure amorose del romano, al che alla zinga, che si sa la vede lunga!, si accende una lampadina e propone ai 2 italioti di organizzare una cena con le 'gemelle bulgare'!! "grande ale.. ci voleva proprio questo lampo di genio" esclama furio e si dibatte sul testo delaggio da inviare. il veronese continua: "scrivo io! michele dammi il telefono!". e così si pensa di invitare le due per una cena in perfetto stile tricolore a casa dell'architetto il prossimo mercoledì ( una specie di venerdì sera per i mussulmani che hanno il giorno di pausa il venerdì ). le sorelle rispondono celermente che è un'ottima idea e così si combinano orario e luogo. unica condizione che sia presente anche magda ( si fidano poco e fanno bene! ). ovviamente alla zinga viene dato un pass solamente per un rapido aperitivo ;). rinvigorito da questo nuovo appuntamento giulio corre al bar ad ordinare birre per tutti ma l'orario degli alcolici è terminato per cui o acqua di mare o succhi di frutta e si rimane a bocca asciutta, così  un paio di bagni e un po' di sole per i nostri eroi sono necessari per affrontare la serata, che prevede cena in un ristorante con cucina tipica omanita e presentazione di maura. 
michele torna a casa e verso il tramonto i 2 rimasti ne approfittano per 'un giro in centro': visita alla residenza del sultano e giretto al suk. la prima è molto sfarzosa, ricca di marmi e girdini, generoso regalo del governo indiano a sua maestà qaboos. il suk è un classico mercato arabo coperto a ridosso del porto della città vecchia, molto particolare e famoso per le spezie, qui magda mostra al maritino la famosa mirra. i colori dell'imbrunire sono magnifici e anche se ci sono 38 gradi il clima è secco e più che gradevole. si fa appena in tempo ad andare ad indossare un paio di pantaloni lunghi come impone l'etichetta per la cena e i due si recano al ristorante non prima di passare a bere un aperitivo nel locale vicino ( al ristorante non servono alcoolici come impone il corano ). qui fa il suo ingresso anche maura, una simpatica bresciana che vive da qualche anno nel sultanato, il posto è un bar mexican style alla araba, il margarita è molto annacquato e carissimo e le due ragazze dicono che un paio di volte alla settimana fanno karaoke e balli latino-americani ( non sarebbe male vedere come ballano la baciata da queste parti ). il terzetto se ne va quindi a cena. il ristorante è molto bello e il cibo abbondante e gustoso, i prezzi poi quasi irrisori: sono costati più i 3 aperitivi che la cena! la cucina araba speziata ma non esageratamente è molto gradevole e nutriente, oltre alle bevande con alcool non vine servita carne di maiale ovviamente. bella serata: panza piena e conversazione divertente! giulio e maura si accordano per la spiaggia di domani, lei infatti ha giorno libero la domenica e alessandra lavora. si va a letto solo dopo una birretta al pub dell'intercon.