sabato 25 ottobre 2008

08-oct-08 club 5 stelle e cena con le gemelle bulgare

questa mattina la sveglia non suona e i 2 cognugi si alzano quasi all'unisono verso le 9: magda è in super ritardo,il povero furio è costretto a preparare il caffè! lei scappa di corsa non prima di essersi accordati per il pranzo all'intercon visto che giulio dovrà passare la giornata annoiandosi in piscina. prima di andare a sudare al sole però il nostro veronese passa un paio d'ore al computer nel baretto del centro commerciale, poi si presenta alla porta come ormai un socio anziano e paga la quota per l'ingresso in paradiso. la zona è come al solito popolata di mamme con bambini e alcuni turisti anglosassoni. si sta divinamente: il sole non scalda troppo ( solo 38 gradi ) e il nostro eroe prende posto nell'isola in mezzo alla piscina sfoggiando un fantastico costume color oro che risalta ancor di più l'abbronzatura by marronata lancaster. alcune doccie e qualche posa alla diego bosi e si fa l'ora di pranzo! magda arriva in orario e i due si accomodano a bordo vasca nel ristorante italiano preferito, una pizzetta per lei e un'insalata per lui e giusto per rimanere leggeri birra da litro! la conversazione a tavola verte sul programma della serata ( oltre che ai soliti pettegolezzi ) cioè la cena programmata con michele e le gemelle bulgare! furio si deve arrangiare: michele finisce di lavorare alle 6.30 e le 2 arrivano alle 7.30 pronte per mangiare. l'avvocato si propone per accompagnare il marito a fare provvista di alcool ( è l'unica che può ), per cui la procedura consiste in: giulio che fa spesa prima delle 18.30 e alessandra che lo recupera fuori dal super per andare dallo spacciatore di alcoolici mentre michele sistema casa e si fa la doccia, poi il veronese va a preparare la cena dall'architetto e quando arrivano le bulgare alessandra passa per un aperitivo e si dilegua per l'appuntamento con il manzo surfista. non si fa ora a finire di accordarsi sugli ultimi particolare che compare il capitano mark che avendo iniziato alle 6 del mattino ha già finito e si sta recando in palestra. alessandra manda tutti a cagare e scappa in ufficio. giulio torna sull'isola e dopo un po' lo raggiunge anche l'insegnante inglese che dopo la palestra si rilassa al sole. due chiacchiere sul passato della zinga e i due si salutano, giulio passa da casa a sistemarsi e trova il vecchio saji che sta sistemando casa ma subito se ne esce alla volta del supermercato al fair. 2 passi per raggiungere l'ulteriore centro commerciale a poche centinaia di metri da casa. il luogo è abbastanza fornito e si sceglie per un risotto al radicchio e della carne. antipasto di pomodori e mozzarelle e tartine con acciughe, aperitivo campari col bianco, un paio di bozze di vino veneto, superalcoolici. classica cena per noi ma manicaretto nel sultanato! ale puntuale arriva col fiammante hummer fuori dal supermercato e vanno insieme a comprare gli alcoolici.. mai vista una cosa più losca! entrano da una porta metallica con luce rossa tipo bordello di amsterdam e all'interno un normalissimo ( per noi ) negozio di bevande anche abbastanza spoglio, vini da tutto il mondo ma di bassa qualità e superalcoolici di grandi marche. il problema qui è che chi ha il permesso per comprare in questi posti spesso ha un budget limitato: se può comprare massimo 200 euro al mese non può permettersi una bottiglia di chianti e una di moet anche se avesse i soldi, poi altro particolare non esiste bottiglia di vino italiano sopra i 13 gradi alcoolici ( ancora un mistero, probabilmente accordi commerciali ), chianti e valpo superiore da 12,5 gradi boh.. non trovano il campari e sono costretti a comprare dei mignon, poi bozza di rosso e una di bianco e la vodka, poi ale prende anche qualcosa per sè da mettere in 'cantina'. siamo pronti per cucinare: si torna a casa!
nemmeno il tempo di posare le borse che i 2 vedono michele dal balcone che incazzato corre per il corridoio del palazzo con i sacchetti dell'immondizia e gli chiedono quale sia il problema: pare che il vecchio saji che aiuta nelle faccende domestiche abbia saltato il suo appartamento quest'oggi per finire i lavori in sospeso da alessandra ( tipo stirare le camicie di giulio :))) ), per cui è ancora tutto in disordine e le bulgare arrivano tra 40 mnuti!
quindi gambe in spalla, il veronese si fa una doccia veloce e si presenta in cucina dal romano che tutto agitato inizia a lavare l'insalata ma visto che puliva foglia per foglia ( maniaco dell'igiene :) ) viene invitato a preparare la tavola e occuparsi del resto. caz.. i fuochi non vanno o almeno ne va solo uno alla volta, bene giulio mette sù il brodo e prepara man mano quello che serve. le ragazze giungono in orario e il nostro eroe è a buon punto con la preparazione: gli antipasti e le verdure sono ok, manca solo la cottura del riso. si vede che sono dell'est! carine e fiiformi gentili ma un po' rustiche! sorrisoni e ringraziamneti per l'invito a cena dicono che nessuno prima d'ora le aveva invitate a mangiare qualcosa a casa, quindi piacevolmente stupite della cosa iniziano a bere gli aperitivi. il nostro veronese utilizzando la vecchia 'tecnica guggino' e abbonda ovviamente con il grado alcoolico e le quantità nei bicchieri. il fulcro della serata si sposta sul terrazzo con vista strada e hotel intercon in sottofondo, le bulgare stupite della vista ( se le portiamo al pincio ci fanno una statua ) e del contesto, musica vino e antipasti ( michele ha messo il canale italian music soft con brani internazionali tipo eros e pausini ;) ), si abbandonano alla bella serata. giulio è impegnatissimo nel preparare il risotto che va curato peggio di un bambino e meno male arriva la zinga perchè michele non ce la può fare da solo.. un paio di drink anche per lei ( li ha pagati e se lo merita ) e tutti a tavola! conversazione spumeggiante e pietanze al top rendono la serata alquanto interessante, e la ormai probabile cornuta magda abbandona la cena per incontrarsi con un compaesano svizzero al vicino locale balinese. sono rimasti in quattro e il risotto è finito, pausa cicca e giulio corre a preparare il filetto con finocchio al latte. 10 minuti e dinuovo a tavola, anche il secondo viene seccato dalle filiformi gemelle e si passa direttamente agli amari. sovviene il problema che le 2 l'indomani iniziano il lavoro alle 6 della mattina e devono purtroppo rientrare a breve. gli italiani dopo questa mazzata ( già si immaginavno scambi di coppie e altre fantasie ) la buttano sull'alcool e così la doppia coppia passa un'oretta sul terrazzo a chiacchierare e scolarsi vodka-martini. arrivata l'ora dell'addio si va tutti dabbasso a chiamare il taxi le 2 spilungone bionde hanno un gran successo tra i locali tanto che lungo la strada aspettando il taxi suonano claxon o si fermano almeno 10 vetture. sembra che il capello d'orato in questo posto sia meglio del petrolio! al congedo il caro veronese riesce perfino a sfilare un bacio sulle labbra ma non è soddisfatto e i drink si fanno sentire così i due raggiungono l'ale e gli altri. niente di più semplice di 5 minuti a piedi ed eccoli all'intercontinental. il posto è pieno e giulio fa conoscenza con hank e rivede sue e altri del gruppo, fa poi conoscenza con una ragazza bielorussa che presenta anche un'amica a michele e si danno appuntamento più tardi al rock bottom. un altro paio di bevande e 2 balli sudamericani per michele e gli italici si muovono per la disco. ovviamente è pieno e le due russe sono già mezze impegnate altri 2 energumeni per cui michele si scatena in balli strani e giulio osserva la pista con l'occhio alla pellini e il bicchiere in mano alla mistè. dopo un po' arrivano anche maura e sue con il parrucchiere e altri amici della comitiva e si rimane fino a tarda serata, prima della chiusura giulio fa conoscenza con una hostess koreana della omanair e riesce a conquistarne il numero di telefono prima della ritirata che avviene in taxi alle 4 circa del mattino. è stata dura ma anche questa volta tutti sono tornati sani e salvi a casa! la zinga però non è sola.. il cornuto questa volta ( come al solito ) è furio!

giovedì 23 ottobre 2008

07-oct-08 giornata di mare, gita alle isole daymaniyat

sveglia di buonora per entrambi i veronesi ma l'una prende la strade per lo studio legale, l'altro si fa accompagnare da un taxi al distributore shell dopo la rotonda non mi ricordo, ovviamente con tanto di mappina disegnata la sera prima ( i tassisti omaniti a volte non capiscono bene l'inglese e sono un po' duri di comprendonio ). invece il tassinaro è anche giovane e simpatico e capisce subito dove è perchè lavorava in un edificio governativo proprio dietro il luogo dell'appuntamento che è stato raso al sulo perchè troppo alto, un giorno il sultano passando di lì lo aveva notato e lo ha fatto abbattere. valia arriva quasi contemporaneamente e dopo una rapida presentazione i 2 salgno sul gippone. molto distinta, carina e simpatica lei, donna di potere in un paese mussulmano non deve essere facile. di solito ha un autista che l'accompagna tutte le mattine ma per le festività del ramadham è costretta a farsi da sola la strada tutti i giorni. il percorso è pericolosissimo! la strada è per lo più in ottime condizioni ma gli omaniti al volante e uomini e animali che attraversano l'autostrada provocano incidenti all'ordine del giorno, non ci sono semafori e le rotonde sono solo ogni 20 km circa e quindi ci sono spesso attraversamenti azzardati o macchine che fanno inversione. il tutto ovviamente a più di 130km/h. il tragitto di un'ora passa in fretta e lo scaligero viene lasciato al resort di al sawadi: dovrà rimanerci fino verso l'imbrunire ( 16.30-17 ) quando valia ripasserà a prenderlo con la promessa di mostrargli il cantiere della nuova città. la vita omanita al di fori del resort presenta tutto il suo fascino, sembra di essere tornati indietro di 60 anni, famiglie di poveri pescatori, spesso con capre o cammelli che rimangono in casa durante le ore più calde e appena il sole si abbassa corrono fuori a sbrigare le faccende. pare che il popolo omanita sia abituato molto bene e spesso non compie lavori umili, sono sempre stati abituati fin dai tempi antichi ad utilizzare la schiavitù. l'oman era famoso per la tratta degli schiavi, conquistarono anche zanzibar per deportarne la popolazione. ora con i soldi delle risorse minerali, petrolifere e gas fanno un grande utilizzo di indiani o africani per i lavori più umili o come forza lavoro sottopagata. 
l'albergo è di discreta qualità e offre molti servizi oltre alla spiaggia e la piscina organizzano gite con cavalli e barche, immersioni, moto e fuoristrada nel deserto, in montagna e nei wadi ( letti dei torrenti ). le escursioni in questo paese sono moltissime e di svariata natura e tutte molto interessanti: un paese da scoprire! giulio si accorda subito per farsi portare sull'isola deserta qualche ora a fare snorkeling, 10 euro con l'attrezzatura a nolo per un paio d'ore di full contact con la natura. si parte. l'ignaro italiota viene realmente lasciato su un'isola deserta a 20 minuti di barca dalla terra ferma, gli vengono consegnate un paio di bottiglie d'acqua e lo si sconsiglia di portarsi lo zinetto chè li rubano finche ti immergi. si fida e lascia il pacco sulla barca rimane in costume e mschera su un tratto di terra lungo 300 metri e largo 50 estremamente roccioso e privo di riparo dal sole! vabbè si parte e per circa un'ora rimane in acqua a gustarsi le meraviglie marine di questo posto: coralli, varietà di pesci colorati, granchi giganti, murene e serpenti di mare. 'quando le mani si fanno a righe è l'ora di tornare a galla' diceva la mamma, per cui treking per l'isoletta, un po' di foto di rito e c'è tempo per un'altra immersione nell'isola di fronte, sono una decina le isolette della zona alcune molto vicini tra loro ma solo un paio hanno una spiaggia e un approdo. svariati tentativi ma nessuna tartaruga gigante purtroppo per cui si torna alla spiaggia e si aspetta il simpatico barcarolo che arriva in perfetto orario. la fame è molta e dopo lo sbarco l'italico eroe corre al ristorante del resort di al sawadi, ordina un pesce e una birra ( ristorante internazionale dove servono alcolici per fortuna ), una forster alla spina ma la birra è calda! chiama la cameriera asiatica che non spiaccica una parola di inglese e subito non si capiscono così chiama il boss, un indiano che sbalordito ordina di cambiare la birra scusandosi. giulio rimane mezzora con la bocca impastata dalla birra calda e poi arrivano il piatto bello ricco e l'agonata bevanda se non fosse che le furbone delle cameriere avevano messo il bicchiere in freezer! giulio non sa se ridere o piangere e cerca di spiegare a gesti che non era quello che si aspettava. riesce finalmente a chiamare l'indiano con segnali di fumo e farsi dare una birra in bottiglia gelata anche se nel frattempo aveva finito il pasto. non è proprio il primo mondo ma se non hai fretta ottieni sempre qualcosa. dopo le libagioni pennichella in spiaggia e bagno in mare e perchè no anche in piscina che verso le 3 quando il sole si fa meno duro si trasforma in una voliera di corvacci: sono dappertutto come nel film e continuano bere l'acqua piena di cloro della piscina con conseguente diarrea perenne! ce ne saranno alcuni con mutazioni genetiche di sicuro! 'meglio non rischiare e tornare in spaiggia' dice giulio tra se e se. passa un'oretta e chiama valia per sapere come va: giulio è cotto e la gentilissima ellenica corre a prelevarlo, di lì in pochi minuti ragiungono il 'camp' di costruzione della nuova città. pare che sia il numero uno del paese, in effetti tutto fa presupporre che non abbiano badato a spese. una strada privata di una decina di km, dritta come la canna di un fucile, recintata ai lati per evitare che animali l'attraversino, collega la statale con il campo, l'accesso è ovviamente controllato dalle guardie. il complesso è composto dalle baracche e gli alloggi degli operai e dei tecnici ( un migliaio in questa perima fase ), un magazzino molto grande, un centro per la produzione del cemento, un parcheggio enorme per i mezzi e da altre costruzioni quali uffici, centri servizi, campi da calcio e basket, zone ricreative. a diffrenza degli altri campi di lavoro dello stesso genere nel golfo questo spicca per servizi e qualità della vita dei lavoratori che hanno parecchi 'benefit' pensando che lavorano in mezzo al deserto a 50 gradi all'ombra: settimana lavorativa di 'soli' 6 giorni ( di solito hanno un giorno libero ogni 15-20 gg ), alloggi di massimo 6 persone con aria condizionata, finestre, bagno e acqua corrente ( negli altri sono di solito alloggiati in container ammassati in 10-15 forse con dei ventilatori e cessi in comune ), zone ricreative ( tipo sale tv, campi da gioco, forse bordello - in fase di considerazione - ), salario di ben 7 dollari al giorno ( di solito sono meno di 5 ). ..e poi noi ci lamentiamo!
il campo è stato costruito prima di qualsiasi altra costruzione della città nell'estremità meridionale del lotto in modo che possano essere gli ultimi edifici ad essere rasi al suolo quando non saranno più necessari. l'organizzazione del personale e delle zone è impeccabile tutto è ordinatissimo e segue determinati schemi e gerarchie. gli uffici poi sono fantastici è impossibile pensare che ci si trovi a 100 km dalla città nel deserto. entrando c'è tanto di ufficio accoglienza con salone pieno di piante e desk con 2 ragazze velate e molto carine. connessioni wifi e cable ovunque, telefonia ip, computer dell'ultima generazione, temperatura costante di 24 gradi, servizio di catering 24/7. gli alloggi dei tecnici e dei manager sono in un'altra zona dietro agli uffici e sono delle villette monofamiliari o bifamiliari con giardino e gli occupanti ci vivono con la famiglia. ah c'è anche la scuola!
giulio viene poi istruito sulle varie fasi del progetto con mappe, planimetrie e rendering. il tutto è molto interessante ma si chiede: 'ci verrà poi qualcuno a vivere in questo posto?' pare che la prima fase sia molto attesa dagli investitori in quanto il primo edificio sarà un albergo con resort e campo da golf poi verranno sviluppati tutti i servizi e le infrastrutture annesse e man mano poi le abitazioni, prima ville e poi alloggi di altro genere. fino il tour e un po' di lavoretti in sospeso di valia, e dopo che giulio ha controllato la posta e facebook, i due ripartono per la civiltà. con il buio la strada è ancora più pericolosa ma in circa un'ora si arriva a muscat. giulio è praticamnete pronto  per la serata che prevede la cena alla turkish house un ristorante turco famoso per il pesce. si passa prima al carrefour per delle cose che deve prendere valia e poi si va a casa di lei dove kerry, una skipper scozzese che lavora nel sultanato, aspetta una pomata contro i dolori alla schiena che non l'hanno fatta muovere dalla mattina. una veloce rinfrescata e i due risalpano alla ricerca del ristorante, che raggiungono dopo una mezza dozzina di telefonate agli altri commensali. la zinga e gli altri sono già all'antipasto quando arrivano a tavola, captain mark deve svegliarsi alle 5 e non ha tempo da perdere :), ma non sono gli ultimi mancano una coppia di ragazzi lui inglese lei italiana amici di ale, ci sono anche sue e il violinista inglese. quest'ultimo personaggio alquanto bizzarro: ripose una ventina di anni fa ad un annuncio per suonare nell'orchestra ufficiale del sultanato e da allora vi risiede come maestro di vionlino di sua maestà qaboos. 
la simpatica comitiva ordina il cibo, valia si ritira subito per tornare da kerry e mark va a letto, ma arrivano gli altri 2 e nel frattempo anche il cibo: il pesce giulio l'ha smezzato con sue ( per fortuna ) è una specie di cernia di 4 kg impossibile da finire in 2 con contorni e varie salse prezzo nemmeno 5 euro, il veronese ovviamente non si era fatto mancare anche un paio di gamberoni di antipasto e nemmeno il pane arabo con le salsine. unica pecca si beve acqua o succhi di ogni futto o vegetale. ale ha mangiato pollo, a lei non piace il pesce. beh totale poco più di dieci euro a testa! 
tutti rotolano fuori paffuti e soddisfatti ad ammirare il nuovo hummer di casa zingales ( o zingales-danese o danese-zingales come funziona per i nomi in oman? visto che lo ha dovuto chiamare più volte marito in pubblico avrà pure diritto a qualche cosa!! ). dopo le congratulazioni di rito tutti scappano soprattutto perchè l'auto è stata parcheggiata davanti a un paio di cassonetti al sole da qualche giorno ( vi lascio immaginare l'olezzo ). sue sale con i veronesi, ha lasciato la macchina a shatti, ovviamente prima di andare a letto ci si fa una birra al pub!
un'altra buonanotte dal paese di simbad il marinaio!

lunedì 20 ottobre 2008

06-oct-08 che dura la vita nel sultanato!

ale va al lavoro verso le 8.30 come tutte le mattine e giulio ne aprofitta per farsi una lavatrice e sistemare un po il casino che ha lasciato in salotto. il programma di oggi prevede: giornata al club dell'hotel intercontinental, spezzata dal pranzo con la consorte nel ristorante italiano di fronte alla piscina, ritorno a casa e riposino, faccende di vita quotidiana, pagamento bollette e spesa, cena veloce e giretto prima di andare a dormire, ่ luned์ la serata offre poco. vediamo nel dettaglio. verso le 10.30 il veronese si presenta all'ingresso del club adducendo conoscenze alla calboni, in effetti alessandra aveva chiamato il giorno precedente un suo collega socio dell'esclusivo club facendo mettere nella lista dei parenti-amici il maritino adorato, questo gli avrebbe permesso di usufruire di tutti i servizi riservati ai soci per una decina di euro giornalieri: piscina, palestra, spaiggia, centro benessere, e altro. ovviamente il nome non compare su una prima lista e la signorina velata alla porta ่ costretta a fare un paio di telefonate prima di aprire il cancello del paradiso. il posto ่ ovviamente molto curato prato all'inglese con siepi e palme, patio con box per la preghiera e i vari centri benessere, piscina olimpionica con istruttore da una parte e piscina per il relax dall'altra non priva di isole e sdraio di lusso, a lato della piscina il ristorante italiano con bar e di fronte il parco con vari lettini tra le palme e le siepi, pi๙ lontano l'ingresso alla spiaggia con guardia armata e cabina noleggio attrezzature ( maschere, bici, canotti ). la spiaggia non ่ privata o meglio ่ la continuazione della spiaggia pubblica, pare che al sultano piaccia che le spiaggie siano accessibili a tutti e cerchi di evitare la speculazione edilizia a ridosso dell'arenile. a meno che non si costruisca un hotel 7 stelle come sta succedendo a 20 km pi๙ a sud. a sua maestเ qaboos danno poi noia gli edifici alti per cui in oman non esistono grattaceli come per esempio nei vicini emirati, e lo stesso hotel intercontinental verrเ a breve abbatturro per sostituirlo con un altro pi๙ basso e pi bello. l'unica struttura pi๙ alta di 4-5 piani pare sarเ l'opera house in via di costruzione di fronte al condominio della zinga. la mattina scorre infretta tra docce, bagni e creme solari; l'area ่ piena di madri con bambini o vecchi turisti annoiati, la stagione deve ancora iniziare e l'albergo non ่ pieno. ่ incredibile la quantitเ di personale a servizio e il modo in cui lavorano: le squadre si compongono sempre almeno di 3-4 elementi di origine di solito indiana pi๙ un manager che controlla il lavoro e un supervisor che dice cosa fare. non sempre si raggiunge il termine del lavoro al primo colpo ma non importa perch่ una nuova squadra ่ sempre pronta dietro l'angolo 24/7. in particolare vi era uno scalino rotto nella scaletta di accesso alla piscina dei bambini: la prima squadra dopo aver valutato il danno ha recintato con nastro la zona, la seconda squadra vedendo che il problema era risolvibile solo entrando in acqua ha deciso di rimandare l'operazione quando la piscina sarebbe stata vuota, ma stranamente ha tolto la recinzione! boh.. all'una e qualche minuto si presenta l'avvocato in giacchetta e dopo aver fatto vestire giulio si muovono 'a fatica' verso la sala da pranzo a bordo vasca. un paio di buoni piatti e un bicchiere di bianco fresco riempiono le pance della coppia che si accorda per il pomeriggio: 'verso le sei passo a prenderti e andiamo a pagare le bollette, compriamo le lenti e facciamo la spesa cos์ mangiamo a casa' dice magda, ' non so.. forse sar๒ stanco a quell'ora, sai tutto questo sole.. ' risponde ironicamnete furio. lei lo lascia schifata ma non dopo aver pagato il conto. giulio sorride e annoiato ritorna sul suo lettino. la temperatura si impenna e l'umiditเ aumenta, verso le 4 il veronese arrostito decide di levare le tende e si avvia verso il costa coffee per una sessione di internet. alle 6 sale e aspetta la compagna a casa, che dopo un rapido cambio di vestiti decide di andare a bere un aperitivo al left bank un locale molto fichetto sul cocuzzolo di una collina. il programma ่ di starci giusto il tempo di un drink anche perch่ giulio oviiamente non ha i pantaloni lunghi e faticano a farlo entrare dopo le 7, invece vengono raggiunti lass๙ da mark un simpatico insegnante inglese che da quando ha iniziato a fare lezioni alla royal omani police ha preso il grado di capitano. ovviamete si sparla della comunitเ internazionale e lui ่ molto curioso di sapere da giulio qualcosa sulla vita pre-omanita di alessandra, la quale ่ sempre molto contenta di spettegolare sugli altri ma cerca di mantenere su s่ stessa una grande riservatezza ( su questo si avvicina al collega di dubai, sarเ una deformazione professionale ). ovviamente il veronese da un paio di input di discussione mentre l'altra va in bagno e suggerisce a mark di farsi raccontare delle vacanze a ios e della sue avventure con la comunitเ di culturisti della vecchia scuola veronese. passano ovviamente alcune ore e si ่ in ritardo per le varie commisioni, si fa appena in tempo ad andare in un centro commerciale a pagare la bolletta e comprare le lenti. a casa non c'่ niente da mangiare per cui ale decide di portare il povero disoccupato in un posto tipico l์ dietro. ่ un libanese che fa piatti anche da asporto molto buono e alla mano, la clientela solo maschile fanno sentire magda la regina della serata, in effetti se lo merita visto che offre anche questa volta! poco male panza piena per soli 6 euro in 2! ่ l'ora di tornare a casa ma prima la veronese contatta una sua amica greca che lavora per la costruzione di 'blue city', una cittเ da 250 mila persone che dovrebbe nascere entro qualche anno sulla spiaggia a 100 km a nord di muscat, valia, questo il suo nome, dovrebbe accompagnare giulio all'imbarco per le isole danimiti, paradiso naturale dove si praticano immersioni e si possono vedere vari tipi di pesci, uccelli e tartarughe giganti. bene, si accordano per trovarsi ad un distributore di benzina dopo una famosa rotonda e tutti a letto: domani sarเ dura oltre alla gita alla sera c'่ la cena alla turkish house!