sabato 11 ottobre 2008

03-oct-08 da dubai a muscat col bus!

un risveglio un po' impegnativo per i due italiani, si è dormito poco e giulio deve partire per l'oman. solo un'ora per preparare tutto, per fortuna la valigia è quasi pronta. doccia veloce e vestizione sono le prime azioni del giovane poi una rapida colazione e via al supermercato per comprare un paio di cose per il viaggio, pare sarà una giornata lunga e difficile. succo, acqua e uva sono le vettovaglie che finiscono nel sacco. carlo compra anche un giornale interessato ad un inserto economico che solitamente legge nel weekend ( business man! ). il taxi è giù che aspetta dopo pochi minuti dalla chiamata, non si sa come ma chiamando c'è una voce che ti dice di apettare una chiamata e che il taxi arriverà in massimo 5 minuti ( il grande fratello sa dove ti trovi! ). carlo accompagna l'amico di sotto e dopo saluti e abbracci si lasciano con un'ipotesi di incontro a muscat il prossimo weekend.
in una ventina di minuti l'auto arriva alla stazione dell'autobus e il veronese viene invitato a salire sul secondo dei 3 convogli in partenza. il primo parte dopo pochi minuti e giulio sale subito sulla vettura ancora quasi totalmente vuota, si accomoda infondo lato finestrino come insegnano le migliori gite scolastiche e sistema il bagaglio a mano sulla poltrona accanto in modo che non venga occupata, mentre lo zainone è di sotto nella stiva. sull'altro lato della fila si trova un tedesco panzuto poco più che ventenne che dice di essere in medio oriente da parecchi mesi e che sta per raggiunger muscat per il volo di ritorno che lo riporterà a zurigo. il carrozzone non parte se non dopo un'ora quando tutti i posti sono occupati, tranne quello accanto al nostro amico che facendo lo gnorri con cuffiette e una finta dormita evita di rimanere schiacciato da un vicino di posto. si parte in ritardo verso le 16, poi un paio d'ore fino al primo confine. il viaggio nel deserto e tra le montagne è carino e il paesaggio è molto singolare. si passano numerosi villagi e una pista di off road per fuoristrada e moto, molto frequentata pare. il pullman con una clientela prevalentemente indiana si ferma e fa scendere tutti e nell'uscire bisogna consegnare il passaporto. una mezzoretta e si risale sul bus ormai fuori dagli emirates, ci si ferma ora per il controllo bagagli, tutti giù e xo le braghe: tutte le valige vengono messe in fila su un tavolo e 2-3 addetti ci guardano un po' dentro a caso, poi in fila per terra e un cane fa un rapido tour tra le borse. a questo punto si può risalire e dopo circa 40 minuti il convoglio arriva al secondo check point per l'ingresso ufficiale in oman, qui l'attesa è più lunga e giulio ne aprofitta per il bagno e un panino dall'immancabile pizza-hut al piano superiore di quella che dovrebbe essere la porta di ingresso al sultanato: un edificio sfarzoso pieno di marmi e monitor al plasma che propongono le bellezze dell'oman e di sua maestà illustrissima qaboos. il prezzo del visto di ingresso dovrebbe essere intorno ai 10-15 euro mi avevano detto per cui il veronese consegna un po' di valuta degli emirati all'uomo che si sta occupando della faccenda il quale dopo un po' gli fa compilare un modulo e ritorna con il passaporto vidimato e il resto pari alla cifra che aveva consegnato ( ci deve essere stato un errore, chissà! ). un'ulteriore mezzora per controllare i documenti dei vari indiani e pakistani del bus e il tedesco, che aveva l'aereo alle 23, comincia a fremere e agitato cammina avanti indietro per la hall, quando da una porta esce il conducente ( che se facciomo l'incidente muore sempre! ) con un sacco pieno di documenti; si può ripartire! il crucco si asciuga il sudore e corre verso il mezzo: forse ce la facciamo! 5 minuti per un ulteriore controllo: un rappresentante dell omani royal police sale dà una rapida occhiata ai documenti e ci lascia passare. le strade del sultanato sono nuove e ben tenute almeno in questa zona, una sorta di autostrada a 4-6 corsie intervellate dalle sempre presenti rotonde. il traffico è leggero e verso le 22 il bus arriva muscat. il conducente urla 'airport!' e si ferma a lato dell'autostrada facendo scendere quelli che avevano chiesto se potevano essere lasciati in quel luogo invece di arrivare alla stazione in centro, tra cui il nostro veronese che aveva appuntamento con la zinga. 'scendono' i bagagli e il bus riparte: unico particolare l'aeroporto è dalla parte opposta dall'autostrada e no way out! il tedesco tenta di attraversare con zaino e sacchetti, giulio non ce la può fare, le macchine sfrecciano ai 200 all'ora , è buio e il peso del bagalio non permette rapidi e scattanti movimenti. si fermano dei tassisti sciacalli che per 4 euro ti fanno attraversare lla strada. il nostro eroe opta per la soluzione meno rischiosa e si fa questo viaggio di un euro al minuto ( sempre meglio della vodafone ) ma è senz soldi locali. per fortuna sulla banchina fuori dall'aeroporto si vede un hummer bianco con all'interno l'avvocato italiano: il taxi viene fatto fermare e il nostro amico corre per chiedere aiuto alla zinga, un rapido abbraccio e subito la prima domanda da accattone: ' oh vecchia hai 2 dollari locali da dare al tassinaro?', lei esce questo malloppo di banconote e il debito viene saldato. caricano le cose sul suv e ora c'è tempo per i saluti ufficiali. baci e abbracci e ci si accorda per andare a casa a posare le cose, una doccia e via fuori per la serata. presto detto presto fatto! in un'oretta partono per il giro dei locali. l'appartamento è molto carino in una zona centrale della capitale a 200 metri dalla spiaggia e dall'hotel intercontinental. è sabato e qui il weekend è finito ieri però è una sorta di domenica in quanto era l'ultimo giorno di festa dopo la fine del ramadham. un giro al pub dell'hotel è la prima tappa. piccola parentesi: in questo paese possono vendere alcolici solamente in pochi posti autorizzati, tipo le grandi catene di alberghi internazionali e pochi altri ristoranti, pena la galera sia per chi vende, spaccia o solo consuma o trasporta l'alcool al di fuori degli spazi appositi. l'ambiente all'interno di questi 'luoghi di perdizione' è molto occidentale se non fosse per la grande quantita di clientela prevalentemente maschile, molti sono omaniti riconoscibilissimi dal camicione e dal cappello o turbante. i due bevono una birra e si muovono verso un altro locale questa volta una discoteca all'interno di un'altro famoso albergo si chiama 'rock bottom' ed è il locale top dove finiscono tutti a un certo punto della serata. giulio: 'mi sembra un po' verona: i locali e la gente è sempre la stessa!' zinga: 'infatti! perchè pensi che mi sia trasferita qui? mi sento a casa! solo che a verona in ottobre non ci sono 35 gradi a mezzanotte!!'. la zinga ha ragione il tempo è spettacolare caldo secco e ventilato. per strada non si cammina molto e l'aria condizionata è presente ovunque. le temperature estreme sono più che sopportabili ma sempre in aguato il pericolo di disidratazione. 
.. ma torniamo ai protagonisti della storia che stavano entrando in disco. qui vengono presentati degli altri personaggi: l'architetto romano michele e il parrucchiere di alessandra, due personaggi molto simpatici di cui sentiremo ancora parlare. il posto è molto bello e come in tutti i locali omaniti suonano band dal vivo. alle 3 il posto chiude e si prende un taxi per casa. la giornata è stata anche troppo impegnativa e giulio è distrutto, anche la zinga accusa i bagordi delle ultime settimane e decidono di andare a letto, anche perchè qui non c'è altro di aperto. domani si va in spiaggia finalmente! il veronese viene sistemato sul divano letto dove in meno di un minuto crolla a dormire..

mercoledì 8 ottobre 2008

02-oct-08 dubai

la sveglia è tutt'altro che mattuttina se non fosse che il 'povero' avvocato si deve recare in studio. ore 10. l'altro ne aprofitta per dormire una mezzora in più e soprattutto dare una sistemata all'appartamento, sembra che sia passato un tifone caraibico. dopo qualche ora  il 'dedubai' torna asserendo che l'ufficio è sguarnito e ne può approfittare per stare un paio d'ore col suo amico nella piscina del condominio; quest'ultimo si compone di 3-4 buildings a ferro di cavallo con una piscina all'interno. altre facilities sono il garage, la palestra e il personale di servizio compreso servizio di sorveglianza 24/7, all'esterno del condominio ci sono un lago artificiale e dall'altra parte un campo da golf con parco annesso. un posto molto carino, abitato sostanzialmente da single sulla trentina con un alto tenore di vita e qualche famiglia di occidentali. quando i 2 prendono posto sui lettini l'area è occupata da qualche gruppetto di ragazze, un paio di madri con prole, due coppiette e un losco personaggio, un inglese marpione sulla quarantina che subito si precipita a parlare con i due italiani visibilmente provati dalla serata precedente, il discorso verte su solo argomento immaginate un po'.. un tuffo per riprendersi e una doccia visti i 38 gradi sono quantomeno obbligatori, alle due e mezza poi il legale deve rientrare in ufficio che dista solo 5 minuti a piedi, l'altro italiano lo segue fino al caffè con internet, giusto per leggere un paio di email e prendere un taxi vero il mall of emirates, uno dei più grandi centri commerciali del golfo dove si trova anche lo 'sky dubai' un avveniristico cantro sportivo con una pista da sci nel deserto. il complesso è enorme e dall'esterno si nota subito la finta montagna che si snoda verso terra da un'altezza almeno di 5-6 piani. il mall è anch'esso grande e sfarzoso con tutte le più importanti marche di abbigliamento sopratutto italiane. dall'interno si possono vedere da numerose vetrate gli arabi con camicione, turbante e piumino che scivolano sulla neve, si vede che non sono abituati, dall'alto invece scendono velocissimi snowboarder e sciatori che sembrano grandi campioni. la fila per accedere agli impianti è serrata e intorno all'ingresso c'è pieno di negozi di abbigliamento invernale e attrezzature per la montagna, cosa al quanto singolare in un paese che non conosce l'inverno o comunque la temperatura non scende mai sotto i 28 gradi. dopo un paio di telefonate giulio decide di andare a controllare le partenze per l'oman l'indomani, così prende un taxi e si fa portare in 'centro'. qui acquista il biglietto per il giorno successivo alle ore 15 solo 70 dinari ( circa 15 euro ) per 5 ore di viaggio ( sono più o meno 400 km ). con un altro taxi costato come il viaggio fino a muscat il veronese viene riaccompagnato a casa dove carlo sta dormendo già da un'oretta per recuperare un po' di forze, si riposa un po' e poi si mangia. bistecchina con verdure e cuscus, che bravo cuoco il padrone di casa! si scambiano un paio di telefonate con delle amiche della emirates airlines ma i 2 decidono di andare per locali. iniziano da un posto sulla spiaggia di fronte alla palm ( complesso residenziale a forme di palma ). la fila è lunga e i nostri eroi cercano di fare i portoghesi ma la security controlla anche gli ingressi secondari e la spiaggia per cui seguono la Q che si rivela molto veloce. l'umidità è incredibile si suda anche alzando il braccio e il locale non è pienissimo, rimangono una mezzora e poi decidono di cambiare, carlo dice: 'budda bar!' e si va.. all'ingresso vengono rimbalzati è troppo pieno per cui decidono di andare al 42 o 44, locale all'ultimo piano dello stesso edificio. un luogo molto chic e caro dove però riescono a bere un paio di negroni fatti bene e scambiano 2 parole con una vecchia eritrea che diceva di essere mezza italiana. scendono e riprovano ad entrare al budda ma anche se paraculati da una gentilissima inserviente dell'albergo vengono ignorati. decidono così di trovare un altro ingresso passando tra le siepi dietro il parcheggio ma ovviamente la scena è troppo ridicola e anche la security fa  finta di non vedere, la disinvoltura e la faccia di culo con cui si presentano alla porta mette un sorriso anche sulla bocca del secondo buttafuori che però invita i due a tornare da dove sono venuti senza rischiare di passare dalla porta principale per non rischiare ulteriori tensioni. così fanno e con la coda tra le gambe si incamminano verso il taxi. vanno al vinx ma anche lì non c'è storia: la città è piena ultimo giorno di vacanza. optano per cui per un disco-pub un po' defilato lì accanto, famoso perchè durante la settimana fanno sconti alle le hostess della emirates. a dubai c'è il centro internazionale di training per gli assistenti di volo della emirates airlines, luogo che riunisce ogni 3 mesi qualche migliaio di giovani che fanno questo corso alla fine del quale vengono o meno inseriti nell'organico della compagnia. tant'è che il locale risulta pieno solo di uomini respinti da altri locali e più di qualche professionista. i due stanno quasi per darsi pervinti quando arrivano una mezza dozzina di ragazze di origine koreana. ovviamente le ragazze vengono subito marpionate da numerosi locali che però risultano piuttosto pesanti agli occhi a mandorla delle avvenenti donzelle. ne ha la meglio l'avvocato che riesce ad agganciarne una e a sfilarle il numero di telefono. bevono l'ultimo e vanno dal libanese lì dietro a mangiare un panino. il posto è molto interessante per la gente che lo frequenta, strapieno e con cibo di qualità. meglio andare a casa: è tardi e domani giulio parte per l'oman. così fanno e i due crollano distrutti se non fosse per un'amica del dedubai che accorre verso le 6 per piangere di varie sciagure successele negli ultimi giorni. giulio se ne frega e russa di gusto mentre carlo ascolta assonnato la povera ragazza.

lunedì 6 ottobre 2008

01-oct-08 viaggio e serata a dubai

il nostro eroe parte dall'aereoporto dme di mosca alla volta di dubai dbx alle 15. il volo si snoda in due parti la prima fino a doha la capitale del qatar, la seconda fino a dubai ( volo di 50 minuti ). l'imbarco in orario alle 14.20, l'aeromobile è un moderno airbus a330 di proprietà della qatar airlines, rinomata compagnia aerea che propone servizio 5 stelle su tutti i voli e a tutti i livelli. si può confermare in parte questo motto. il posto in economy era abbastanza spazioso e pulito e la varietà di servizi abordo erano molto efficienti e di buona qualità, il cibo era decente e la lista di film, telefilm, musica e giochi elettronici era molto fornita e aggiornata. anche pellicole in italiano. ogni sedile è fornito di display e telecomando console e il software è molto semplice e intuitivo. giulio si è ribecillito davanti a un paio di commedie che hanno fatto letterlmente 'volare' le 4-5 ore di volo. a doha c'erano 35 gradi e l'impatto all'uscita si è sentito molto. hanno messo tutti su un pullman che in 10 minuti di camel trophy ha accompagnato la comitiva all'ingresso del terminal; di lì 2 strade, quella per il qatar o quella per il transfer verso altri voli: il nostro veronese sceglie questa seconda via non molto per il fatto che era quella giusta che lo avrebbe portato a destinazione ma soprattutto per la ventina di stangone russe che si incamminavano per quel corridoio. un altro check di sicurezza ed eccoci di nuovo nella hall di un aeroporto internazionale, abbagliato da cotanto sfarzo il protagonista dimentica vodka e caviale al metal detector e viene subito richiamato da un'inserviente imbacuccata che schifava l'alcool probabilmente ( mister danese ringrazia ma non sa se è possibile parlarci direttamente o deve chiedere al marito di ringraziarla ), c'è circa un'ora di tempo e la connessione wi-fi è gratuita, giulio ne aprofitta per scrivere 2 righe ai parenti. in giro si vedono i primi arabi con camicione fino ai piedi preceduti da mogli acchitate e prole numerosa. il duty free è pieno di profumi e la zona alcoolica è stata riaperta giusto ieri in concomitanza con la fine del ramadham. 'caspita è tardi mancano 20 minuti' dice tra se il nostro amico, e di corsa spengne il laptop e raggiunge il gate, viene imbarcato sul pulmino dell'economy class e raggiunge il velivolo, un b777 nuovissimo e pieno di confort, peccato che il volo duri solo una cinquantina di minuti ma rimaniamo in fila per la partenza pe lo meno mezzora durante la quale riesce a vedere metà di un film e poi legge qualcosa sulla guida del golfo persico. gli accordi con la persona che l'avrebbe dovuto ospitare erano chiamare all'arrivo e raggiungere l'appartamento con un taxi. il telefono però non riesce a comunicare in questi paesi, si scopre poi che le ricaricabili non possono telefonare o spedire sms ai numeri locali. per cui si raggiunge il famigerato building e il portiere cerca di contattare il padrone di casa che nel frattempo stava attendendo pieno come un sacco in una discoteca in centro. viene dato l'accesso alla stanza e dopo una rapidissima doccia e vestizione il nosgtro baldo giovane corre a prendere un taxi, l'amico 'lo telefona' e gli dice: ' cerca di fare in fretta è luna e mezza e qui chiude alle 3!'. dopo circa 20 minuti di taxi si raggiunge dubai marine, il locale si chiama boduare ed è strapieno, c'è coda! con una gabola si riesce ad entrare e benvenuti a sin city! nulla a che vedere con tutti i discorsi che gli avevano fatto sui paesi mussulmani dove non si poteva bere e le donne rimanevano vergini fino al matrimonio combinato.. un ambiente internazionale e molto godereccio, l'alcool scorre a fiumi e la musica suona motivetti occidentali che raccontano di donne che si baciano o sesso  fuori dal matrimonio; tant'è che ogni tanto si interrompe la canzone e suona la colonna sonora di rocky ed escono 2 energumeni che portano a spalle un contenitore a forma di diamante con all'interno una bozza di magnum di champagne! che sboroni.. costo della sciocchezza 2,5k€, si contano almeno 3 giri nell'ultima ora di apertura della disco. l'altro italiota è nel frattempo impegnato con una ubriachissima irlandese che non si regge in piedi per cui il danese decide di fare un tour della pista e accena dei dirty dancing alla pellini con un paio di asiatiche ma ha come l'impressione che siano delle professioniste per cui cambia target e conosce al bar una filippina con cui intrattiene un'interessante conversazione sugli usi e costumi locali poi incontrandosi anche con l'altra coppia si decide di andare a casa e preparare una pasta. presto detto presto fatto solo che la povera anglosassone sviene dietro una siepe e trova uno dei suoi amici che la riporta in albergo, meglio così. i 2 rimangono con la manilese che inizia a dire che gli uomini non sono fedeli e che proprio quella sera il suo fidanzato l'aveva tradita. carlo cucina e giulio balla musica latina con la ragazza. si mangia la classica buonissima pasta delle 4 di mattina e raggiunge il residence un'altra ragazza amica del padrone di casa, si beve e si ciacola fino a mattina poi le 2 lasciano l'abitazione e si va a dormire, come prima serata a dubai sembra anche troppo impegnativa visto anche il viaggio lungo e la differenza climatica. buonanotte giulio!

domenica 5 ottobre 2008

conclusioni sulla russia

sicuramente il tempo per visitare 2 città come san pietroburgo e mosca dovrebbe essere almeno 3 settimane. in una settimana sono riuscito a vedere velocemente solo il centro delle due metropoli poi ci sono tutte le aree limitrofe che a detta di tutti sono magnifiche: la reggia di pietro primo fuori st.pete e l'anello d'oro attorno a moscow.
la gente è molto gentile e disponibile ovunque anche se parlano vermente poco l'inglese. la vita che fanno soprattutto a mosca è molto stressante e gli orari di lavoro sono davvero pesanti a cui si devo no aggiungere i tempi di spostamento e il traffico della capitale. la vita sociale è molto viva ma devono fare i conti con i prezzi molto alti per il divertimento e con il tempo che è sempre di meno. la ricchezza in russia è enorme e viene ostentata in maniera molto decisa, dall'altro lato si vedono molti poveri per strada spesso attaccati alle bottiglie di vodka. le periferie sono stracolme e sporche e i palazzi esternamente mostrano tutta la miseria della vita durante il regime mentre all'interno ci sono spesso appartamenti moderni, curati e in stile occidentale. la tecnologia è molto diffusa e il made in italy è il più apprezzato. la settimana mi è piaciuta moltissimo e gli amici che ho incontrato sono stati fantastici. sicuramente ci tornerò con più calma anche se i prezzi alti degli alberghi e la difficoltà nell'ottenere il visto non sono un biglietto da visita molto invitante per il paese, se poi ci aggiungiamo qualche piccolo intoppo con le forze dell'ordine o con la burocrazia sembra un paese da evitare; invece le bellezze della russia cancellano questi problemi e anzi ti fanno venire voglia di non andare via.
un po' di conti:
voli 170+71 euro
visto 190 euro
cash 7500 rubli ( 210 euro )
cr.card 150 euro
hotel 208 euro
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tot. 999 euro
telefono 100 euro

01-ott-08 partenza da mosca

7.30 ci si alza! preparo le ultime cose e alle 8.40 esco di casa con katya che gentilmente mi accompagna alla stazione del treno che mi porterà in aeroporto, prima di salire sul treno è possibile già imbarcare le valigie al ceckin di parecchie compagnie russe quindi viaggiare senza bagalio; io no! volo con qatar airline e non ho questo privilegio. il biglietto costa 200 rubli, i vagoni sono molto puliti e moderni, non c'è molta gente che sale sul convoglio. accaldato rimango in t-shirt ma appena lasciamo la città all'esterno scende la nebbia e la temperatura si abbassa. in una quarantina di minuti si raggiunge l'aeroporto di demododevo sono in largo anticipo il volo parte alle 15 e il checkin apre a mezzogiorno, vado alla ricerca di un punto internet e ne trovo uno al piano superiore dove un simpatico signore mi cede il posto con 20 min di accesso free, alla fine dei quali compro una tessera per la navigazione wifi ( 1 ora 100 rubli ) e vado a sbrigare le operazioni di imbarco bagagli e ritiro carta di imbarco. il tutto si svolge abbastanza velocemente e sfoggio la mia frequent flyer card, che la zinga mi aveva consigliato di fare che con la qatar ha parecchi vantaggi, il volo è pieno di filippini che hanno un transfer per manila e di ragazze russe che partono per un weekend di shopping e divertimento a dubai. salgo al secondo piano e mi avvicino al gate, devo comprare anche un po' di doni per i miei ospiti del golfo persico, per cui cerco vodka e caviale al duty free. mi siedo poi in un bar in attesa dell'imbarco e utilizzo la tessere wifi per le ultime chat con mamma e amici. alle 2.20 entro nel velivolo un airbus a340 bello, moderno e con parecchi posti vuoti, poltrona finestrino e il mio vicino un russo magrone e muto, lungo e freddo come il loro inverno. mi sparo così un paio di film in italiano ( sex and the city e cosa succede a las vegas ) e leggo un po'. la russia è ormai lontana e comincia una nuova avventura: il medio oriente!

30-set-08 ultimo giorno a mosca

dormo poco di più e verso le dieci esco di casa. oggi ho appuntamento con anna ( una delle sorelle armene ) per il pranzo e verso sera con elena prima di trovarci tutti in un locale per l'ultima serata. prima di tutto vado al caffè per internet e ci rimango fino all'una ora del primo impegno, saluto mamma e amici e scappo di fronte alla statua equestre di non so chi all'entrata della red square. è l'una e finalmente arriva l'armena abbracci di rito e decidiamo di andare nella zona della grande cattedrale, ma succede il fattaccio: dopo nemmeno 100 metri all'ingresso del parco di fronte all'altare del milite ignoto,si avvicina uno sbirro con tanto di giubbotto in pelle e cappello e ci chiede i documenti. dice di non parlare inglese e anna è costretta a fare la traduzione simultanea, consegno tutte le mie scartoffie e pare che non abbia una carta o meglio che abbia con me solo una fotocopia e quindi sarei passibile di ben 5mila rubli di multa, il pulotto dopo un po' di discussioni porta in un angolo la ragazza e le avanza un 'compromesso': gliene diamo 'solo' 3k a lui e la cosa finisce lì! lo stronzo vuole arrotondare lo stipendio a mie spese.. mi mostro interessato alla contrattazione ma non ho più di 1000 rubli e così decido di pagargli questi 30 euro per non avere problemi e non coinvolgere altre persone, sapevo di essere quasi apposto nella mia documentazione ma avrebbe trovato sempre un cavillo per estorcere danaro, altra soluzione sarebbe potuta essere chiamare l'ambasciata o andare in commissariato come lui diceva ma sarebbe stata una gran perdita di tempo e avrei dovuto dire che stavo illegalmente in un appartamento di un'amica. questa è una comune prassi della milizia locale e molto probabilmente se fossi stato da solo non mi sarebbe successo nulla. vabbè non è successo nulla di grave e la mettiamo nel mazzo degli imprevisti. quel fallito di uno sbirro ha fatto anche poi delle battute di spirito sulla cucina italiana dicendo non gli piaceva e che il borsh che fa lui è molto meglio di qualsiasi pasta o pizza italiana ma non ho risposto alla provocazione per non aggravare ulteriormente la situazione ma un paio di vaffanculo se li meritava. spero che con la sua zuppa si 'scotti la lingua'!
superato l'intoppo con una losca mossa di inserimento banconote nel passaporto, ci dirigiamo verso la chiesa gigante: davvero enorme, sembra san pietro dentro, è la più grande di tutte le russie! da qui ci muoviamo verso un quartiere molto carino e pieno di gente a ridosso del fiume sulla sponda meridionale di fronte al kremlino, e lì ci fermiamo a mettere qualcosa sotto i denti. il ristorante è un tipico russo-ucraino si chiama koruma, l'ambiente richiama una casa di campagna russa tutta in legno e con personale vestito da contadino della steppa. ho preso l'anatra al limone ( l'arancia non ce l'hanno ), ovviamente si pasteggia a vodka e cetrioli salati. prezzi popolari per la posizione e il servizio, circa 15 euro a testa; peccato che nel complesso sia costato il doppio grazie all'avventura con la giustizia locale. raggiungiamo di seguito il kremlino dove anna ha un appuntamento alle 6 per andare a vedere lo show di flamengo di joachim cortez all'interno del palazzo ( evento dell'anno pare, anche le altre ragazze erano state invitate alla cosa ). me ne torno così un paio d'ore all'internet caffè prima dell'appuntamento numero 2 della giornata, ci incontriamo verso le 8 prima di incontrarci tutti insieme alle 9.30 al gogol disco-pub nella zona gighetta del centro. andiamo a mangiare un boccone in un ristorante-bar che si chiama kvartira 44, un posto non male in una parallela della tverskaya un po' naif e con gente interessante. mangio una zuppa non male e spendo 500 bevendo anche un paio di bicchieri di vino. poi scappiamo all'altro locale dove già ci aspetta sasha, le altre arrivano a breve, ordiniamo da bere e arrivano prima le mie ospiti assieme ad un'altra amica e di seguito un  personaggio amico di katya, un avvocato ubriacone molto simpatico. loro mangiano io bevo e mi vogliono far provare uno strano intrugli molto alcolico, io mi rifiuto dopo aver visto come lo servono: ti mettono un elmetto da pompiere, ti servono il bibitone e lo devi bere finchè ti battono con una mazza da baseball sulla capa. ci salutiamo con tutti per l'ultima volta e ritorno a casa con ekaterina stanco e squattrinato. domani si va al caldo finalmente! 

29-set-08 da solo a spasso per mosca

sveglia verso le 8.30 le ragazze vanno al lavoro e hanno e io ne aprofitto per fare il turista solitario. complice le belle giornate ( tutti mi dicono che sono stato fortunato e che ho portato un po' di sole in una stagione di solito molto piovosa e fredda ) mi dirigo via metro, che emozione da solo, più facile di st.pete mi sembra, verso il kremlino. scendo infatti con cappotto e zainetto alla stazione della rivoluzione dietro ai magazzini gum e in un secondo sono inpiazza rossa, si respira davvero aria di storia! la piazza è enorme da un lato il kremlino sede del potere di metà del mondo, verso il fiume san basilio che sembra uscita da una fiaba, sull'altro lato i magazzini gum costosissimi rappresentanti del capitalismo dove il made in italy fa da padrone con numerossimi negozi monomarca dei più importanti brend italiani. al centro sotto le mura del Palazzo dalle mura rosse il mausoleo di lenin dove sono cutodita le vestigia dello statista sovietico. mi dirigo verso la basilica che sta per aprire le porte ai turisti ( dalle 11 alle 17 ) biglietto di 150 rubli e si entra, l'atmosfera è quasi magica tutte le torri sono affrescate con storie di santi e scene del vangelo, ci sono dei restauratori anche dentro che in maniera certosina stanno sistemando il pavimento del primo piano. un piccolo coro di baffuti russi e imbaccuccate signore accompagna la luce che filtra dai lucenrnari e dalle candele votive accese un po' ovunque. per gli ortodossi è quasi un dovere comprare all'ingresso della chiesa una manciata di candele da accendere davanti all'icona del santo preferito mentre si recita una preghiera e ci si fa una dozzina di volte il segno della croce con genoflessione. il giro è abbastanza rapido e le stanze non sono tutte accessibili, cerco di scroccare 2 info da una guida che accompagna un gruppo ma subito capisce che lo sto ascoltando e mi guarda in cagnesco, ho capito passo oltre e temrmino il tour da solo :( ovviamente c'è lo shop delle patarrate per turisti ma non guardo neanche e vado. riattraverso la piazza con l'intenzione di far visita al vecchio zio lenin ma il lunedì è giorno di chiusura ( lavano la mummia?! ) per cui saluti sarà per la prossima volta. vago alla ricerca di un internet caffè, caterina mi ha detto che la catena cafehouse ( ve lo risparmio in cirillico ) offre un servizio wifi gratuito per i clienti per cui la cerco lì nei dintorni, la strada che da san basilio verso il fiume va a nord è molto carina e pienda di piccole chiese e un monastero sulla destra  e ministeri e palazzi storici sulla sinistra. faccio in una mezzoretta il giro dell'isolato e mi ritrovo di fronte alla metro dove ero arrivato, decido di prendere la trvaskaya l'arteria principale della città e dopo un paio di km ricchi di negozi, palazzi governativi, banche e alberghi giungo in uno di questi locali ordino un the e un cesar salad ( russian way ) ormai è l'una c'ho fame e una tessera con codice per navigare. totale 450 rubli caspita, 50 per navigare, c'è scritto 60 minuti ma allo scadere ho reinserito più volto il codice e continua ad andare. video chat con la mamma ( finalmente ha imaparato anche lei, l'ho vista volentieri ), controllino di posta e FB, verifico prossimi voli e amici da incontrare e così passo qualche ora. mi accordo intanto con le ragazze per le 9 a cena. cosa preparo??? alle 3 esco dal caffè e vado a fare il giro del kremlino entrata 150 solo per l'accesso al palazzo senza la visita delle chiese e del tesoro ( ciudeva alle 17 non c'è mplto tempo, costo dell'accesso completo 350 ) + 60 di deposito bagagli obbligatorio. il posto è grandioso e molto ben curato e pulito, singolare all'interno la vicinanza di palazzi con moderne vetrate e antiche chiese con cupole e campanili. sei guardato a vista da migliaia di telecamere e i butei dei servizi saltano fuori dal nulla quando solo pensi di uscire dai percorsi. l'area è molto vasta e un'oretta passa in fretta tra foto e cambi della guardia. passa anche la colonna presidenziale col vecchio figlio di putin che entra accompagnato da numerose range rover blindate e una ventina di poliziotti in moto. ma poi ho pensato che magari è una trovata per turisti e lo fanno ogni 2-3 ore solo per immagine ;)
poco prima della chiusora iniziano ad 'invitare' la gente ad uscire con le guardie armate, per cui saluto i ragazzi dei servizi e mi avvicino all'uscita. ok è l'ora della spesa ma prima visita al gum. per fortuna c'è una specie di 'ortofurto e boutique dell'alimentare' all'interno del centro commerciale: un vero paradiso per i buon gustai, il meglio del meglio da tutti i paesi del mondo. prodotti introvabnili altrove soprattutto per il cibo italiano e francese. ho deciso cosa fare e qui c'è tutto quello di cui ho bisogno, un po' costoso ma tranne per il riso vialone nano ( 350 rubl, più di un deca, per un kg ) non molto distanti da quelli dell'esselunga. il menu si compone di: una caprese di antipasto, un risottino al radicchio ( vecchio cavallo di battaglia anche se il radicchio trovato non era dei migliori ho pianto nel vederlo ), filetto rucola e grana cotto nel vino rosso; il dolce lo portano loro. alla fine ho spesa circa sessanta euro per 4 persone. inizio a preparare le pietanze e alle 9.30 arrivano gli ospiti giusti per il risotto: che belle tutte in tailler direttamente dall'ufficio. la cena è un successone, scene già viste modestamente :) ; ricevo anche un paio di proposte di matrimonio e una proposta di sponsorizzazione per l'apertura di un ristorante ma rispondo che se ne parlerà col mio agente alla fine del viaggio, vi faremo sapere!!
anche le conversazioni sono interessanti tanto che mi sono sentito proprio tra vecchi amici, apriamo anche una delle bottiglie che ho portato come presente e alla fine i morti in battaglia sono 3 ( un nero d'avola, un rosso toscano, e un velluto ) che in 4 è una buona media! magnato e bevuto: sono distrutto, e mentre le altre lavano i piatti mi preparo per andare a letto. domani ultimo giorno nella madre russia e un paio di appuntamenti.

28-set-08 moscow tour

domenica e si vede.. si prende la metro verso le 11.30, dopo una ricca colazione preparata dalla nostra cuoca di fiducia, e si raggiunge il boulevar, la strada del primo anello che delimita il centro di mosca. spendiamo ben 1 euro a testa per il biglietto del tram: un vecchio e lento carrozzone che percorre tutto l'anello e passa davanti a vari punto famosi della capitale, bello e molto pittoresco: la clientela di questo mezzo di trasporto non è molto giovane e anche se le carrozze sono moderne ha mantenuto un gran fascino soprattutto per il percorso che è lo stesso da quasi cent'anni. finito il giro si va all'università, centro culturale della federazione, il palazzo principale è una delle 7 torri di lenin costruite dai prigionieri nazisti subito dopo la guerra e simbolo della città; sorge su una collina circondata da un immenso parco da cui si gode una fista magnifica di mosca. dopo le foto di rito attraversando il 'bosco' ci siamo diretti verso la metro, stazione molto singolare su di un ponte sulla moscova. da qua a mangiare qualcosa in un club molto cool con il nome dell'assino di pushkin tale dantes ( c'è una storia dietro ma non me la ricordo ). non abbiamo speso molto anche se il servizio e l'ambiente erano ottimi, la cucina a vista di fronte ai tavoli produceva svariati tipi di pietanze dal sushi alla pasta, dal borsh alle tapas ( circa 400 rubli per un piatto di filetto su di una tortina di patete e un mezzo di birra ). i locali russi sono spesso aperti dalla mattina a tarda sera e la cucina è sempre aperta: è difficile trovare un bar o un ristoranti che facciano solo da mangiare o da bere, solitamente fanno entrambe le cose e hanno anche una pista da ballo e un dj nelle serate migliori; ovviamente sempre personale all'ingresso che ti porta al tavolo ( non esiste quasi mai il servizio al banco ) e guardaroba gratuito. le mancie non sono necessarie ma ungere gli ingranaggi spesso da diritto di precedenza o aiuta ad entrare quando è pieno.
con la panza piena si ragiona meglio e accompagno le mie ospiti in un antica drogheria, pare la più antica di mosca acchitata alla cinese con in vendita ogni tipo di spezia o the o caffè, molto bello e caratteristico il posto: ti fanno assaggiare il blend scelto e poi ti pesano la quantità voluta e la mettono in una busta di carta molto old school. le signorine hanno assaggiato un paio di caffè e the e sono uscite con una mezza dozzina di pacchetti.. 
a questo punto salutiamo elena che ha una cena coi parenti e sasha che torna a casa e prendiamo la metro, la strada è lunga, la giornata è stata impegnativa e ci accordiamo per la cena dell'indomani ( italian dinner by G. ). prima doi rientrare passiamo in un paio di supermercati per vedere se c'è qualche italico prodotto da cucinare ma vedo poco e ho tutto il giorno per cercare di melio. si sale così al nostro attico al dodicesimo piano del soviet building numero 3 e passo un po' di musica italiana sul pc della padrona di casa ( mi sembra il minimo ) e ascoltando maledetta primavera mi scende una lacrima ( e non solo perchè siamo ad quasi ottobre ). scrivo 3 righe e mi corico, che stanchezza e che male alle gambe!!